Capo d’Orlando (Me): parcheggi e strisce blu, da decenni il labirinto delle estati orlandine

E‘ uno dei pezzi forti di ogni campagna elettorale orlandina (comune del messinese) lo slogan a“Capo d’Orlando avrà uno spazio adibito alla zona parcheggio”. L’estate del 2020 non ha sollevato l’assenza dei turisti che anche quest’anno hanno allietato il comune balneare con la loro massiccia presenza. Inevitabilmente ciò ha imposto il rivedere la “questione parcheggi e strisce blu”.

Impossibile cercare di fare orecchie da mercante. Mentre cittadini e commercianti sono stanchi del caos dei veicoli, che impone serie difficoltà, passanti e turisti faticano a trovare parcheggio sia su strisce bianche sia su sulle strisce blu a pagamento.

In effetti la costa orlandina oltre a proporre una gradevole esposizione commerciale, è una tra le più belle spiagge di cui ogni bagnate vorrebbe godere. Il problema però è snervante. Le strisce blu e gli orari che vanno dalle 9:00 alle 23:00 non riescono ad arginare l’esigenza di trovare un parcheggio. Anche a voler mettere il veicolo più distante dalla zona centrale (stancante per le famiglie con bambini) non si riesce a cavare un posto macchina.

Le multe fioccano. Ed i malumori soggiacciono malamente. I primo cittadino Franco Ingrillì spiega i motivi delle difficoltà nel realizzare l’ampio parcheggio che da diversi anni le amministrazioni propongono. A parlare ai nostri microfoni anche i commercianti, i residenti ed i turisti.

Questi ultimi amano certamente Capo d’Orlando, ma oltresì, evidenziano un malessere che impone la possibilità di una viabilità gradevole tanto quanto la bellezza della città orlandina che li ospita.

 

 

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