Santo Stefano di Camastra (Me): Antoci chiede le dimissioni di Fava

“Claudio Fava si dimetta”. È la richiesta di Giuseppe Antoci, ex presidente del parco dei Nebrodi, a seguito dell’audizione di Fava in qualità di presidente della commissione regionale antimafia, a Roma di fronte alla commissione nazionale antimafia.

“Ringrazio la DDA di Messina – dichiara Antoci – con a capo il procuratore Maurizio De Lucia e i suoi sostituti per il lavoro che stanno portando avanti, certo che arriveranno anche ad assicurare alla giustizia gli autori dell’attentato mafioso subìto da me e dagli uomini della mia scorta.

Ringrazio il Gip Eugenio Fiorentino che ha emesso, da giudice terzo, la prima archiviazione nella quale e stato ricostruito minuziosamente l’attentato. Ringrazio il Gip Simona Finocchiaro, ulteriore giudice terzo, che ha messo la parola fine ad una vergognosa aggressioni subìta dalla Magistratura, dalle Forze dell’Ordine, da me e dalla mia famiglia, esponendomi ad ulteriori rischi. È stato un atto vergognoso.

Ho già depositato alla Magistratura una corposa denuncia sul lavoro della Commissione– continua Antoci – al fine di chiarire chi e perché ha ordito questo tentativo di delegittimazione, chi e perché ha esposto ancora una volta la mia persona a rischi elevatissimi, chi e perché voleva fermarmi, chi e perché, facendo questo, ha anche utilizzato le Istituzioni. Sono certo che queste riflessioni saranno affrontate in altri Palazzi. Questa vicenda non può rimanere senza conseguenze”.

Oggi in audizione Antimafia c’è stata una vera e forte presa di posizione da parte dei Parlamentari intervenuti contro la relazione della Commissione Siciliana e il suo Presidente Fava.

Durissimo il capogruppo del PD Senatore Franco Mirabelli che ha detto, come riporta Antoci nel suo comunicato: “Bisognerebbe chiedere scusa ad Antoci, ai Poliziotti che sono stati accusati di non aver fatto quello che hanno dichiarato… bisognerebbe chiedere scusa perché di fronte a tre sentenze dobbiamo rispondere, perché c’è un tema di credibilità delle Istituzioni, di credibilità di chi combatte la mafia… sono stupito del fatto che il Presidente Fava venga qui e ci dica che ha ragione lui”.

Ancora più duro il Senatore Giarrusso, le cui parole sono riportate sempre da Antoci nel suo comunicato stampa e che avrebbe detto: “Qua c’è da chiedere scusa principalmente ai morti che vengono diffamati, sono stati diffamati perché uno dei poliziotti che è intervenuto, non perché passava casualmente di là, come Lei ha avuto l’ardire di pronunciare poco fa, ma sono intervenuti perché avevano sospettato qualche cosa da bravi poliziotti. Lei qua, Fava, ha detto cose gravissime… suscitare dubbi, me lo lasci dire Presidente, è un atto veramente meschino… il resto si commenta da solo”.

Sempre Antoci rende note le parole che sarebbero state pronunciate dal senatore Saccone dell’Udc: “Oggi stiamo scrivendo una bruttissima pagina, non le nascondo, non solo non entreremo nella storia della lotta alla mafia ma non credo neanche che quando si racconterà quello che stiamo facendo qua, questa mattina, non credo che sia un servizio… ho un rammarico, io mi aspettavo da parte sua più rispetto delle Istituzioni… vedendo il servizio delle Iene ho trovato molta passione umana e poca verità assoluta e poca logica…”.

La deputata Ascari del M5S chiede a Fava: “Non pensa che questa attività della commissione possano mettere ancora di più in pericolo la vita del dott. Antoci?”. La deputata Piera Aiello M5S  parlando di Antoci dice: “C’è un vero mascariamento per screditare questa persona che ha fatto tanto per la nostra Sicilia”.

Ancora Mirabelli attacca: “Fava, non è vero quello che sta dicendo… venire in commissione a denigrare l’operato dei magistrati è una cosa non degna di un Presidente di una Commissione Antimafia come quella Siciliana”.

Ancora Giarrusso, sempre riportato da Antoci nel suo comunicato stampa, avrebbe detto: “Quando si dice nella relazione che una delle ipotesi dell’attentato sia una messinscena, ma chi l’ha messo in scena l’attentato, gli alieni?… Questa è una messinscena, quella a cui stiamo assistendo adesso da parte di un indegno Presidente della Commissione Antimafia Regionale”.

“In considerazione di tutto ciò – dichiara Antoci –  in considerazione delle frasi e termini usati nei confronti della Commissione Regionale Antimafia nell’ultima sentenza emanata dal GIP di Messina, in considerazione dell’imbarazzante audizione di oggi in Commissione Nazionale Antimafia, durante la quale tutti i Parlamentari intervenuti, nessuno escluso, si sono sentiti in dovere di evidenziare a Fava il cattivo lavoro svolto con la relazione e la pagina buia scritta in quella sede, non posso che sperare nelle dimissioni di Claudio Fava da Presidente della Commissione Regionale Antimafia Siciliana”.

“Lo faccia per un atto di dignità e di coscienza – ancora Antoci – lo faccia per rispetto dei tanti che per la lotta alla mafia hanno perso la vita, lo faccia per evitare che l’Istituzione che rappresenta venga macchiata da un’ombra così inquietante, lo faccia soprattutto per chiedere scusa agli uomini della mia scorta lesi, dal lavoro della sua Commissione, nella loro dignità umana e professionale”.

“Questa vicenda – conclude Antoci – insegna soprattutto che nell’accidentato cammino della vita – gravido di insidie, tragedie, paludi, meschinità, zavorre e miserie – la resilienza e la difesa senza “se” e senza “ma” della propria dignità rimane la sola, vitale, questione dell’essere umano”.

 

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