Gela (Cl): carabinieri recuperano un falco gheppio

Un falco gheppio trovato in strada è stato recuperato dai carabinieri a Gela, nel nisseno. Sono intervenuti anche i volontari della Lipu di Niscemi e delle guardie venatorie WWF di Caltanissetta per mettere in salvo l’animale. Il rapace è stato trasferito adesso al centro recupero fauna selvatica di Cattolica Eraclea dove verrà mantenuto fino alla liberazione in natura.

Il piccolo falco è stato individuato da una pattuglia dei carabinieri che si sono messi in contatto con il responsabile provinciale delle guardie venatorie e zoofile del WWF di Caltanissetta, Ennio Bonfanti, visto che a Gela non esiste alcun presidio del corpo forestale regionale o della ripartizione faunistico venatoria provinciale, nelle cui competenze rientra il recupero della fauna ferita.

È stata organizzata una vera e propria staffetta tra volontari per mettere in salvo il rapace. Il maresciallo maggiore dei carabinieri Giorgio Smecca e il vice brigadiere Salvatore Strazzeri hanno prima consegnato l’esemplare nelle mani del delegato della LIPU di Niscemi, Manuel Zafarana, che gli ha prestato le primissime cure e l’alimentazione. Successivamente il gheppio è stato preso in custodia dal coordinatore delle guardie WWF.

Il gheppio aveva bisogno di essere visitato dal veterinario Andrea Cortese. L’esame ai raggi X non ha messo in evidenza traumi da impatto e non sono emersi nemmeno segni di ferite o particolari patologie. Il falco, probabilmente molto vivace, si era allontanato dal nido non essendo però ancora abile a volare. L’impossibilità di poter rintracciare il luogo dove avevano nidificato i suoi genitori, ha portato alla decisione del ricovero in una struttura specializzata.

Bonfanti, quindi, insieme alle altre guardie WWF di Caltanissetta ha provveduto al trasporto al centro recupero fauna selvatica di Cattolica Eraclea. I rapaci, ricorda il WWF, sono protetti dalla legge 157 del 1992 che prevede sanzioni di carattere penale per la cattura, uccisione o detenzione di tali specie, per l’importante ruolo che svolgono per l’equilibrio dell’ecosistema.

I rapaci sono dei predatori e per questo sono importanti equilibratori delle popolazioni di insetti che entrano nella dieta del gheppio così come, seppur più raramente, piccoli roditori, rettili e occasionalmente uccelli.

Il WWF ringrazia tutti coloro che si sono attivati per il salvataggio del gheppio: il maresciallo Smecca, il vice brigadiere Strazzeri, i volontari della LIPUi di Niscemi e il responsabile Zafarana, nonché Diego Valenti del centro di recupero fauna selvatica della provincia di Agrigento.

Nelle ultime settimane sono stati salvati nel nisseno un altro gheppio, due falchi pellegrini, un barbagianni, diversi rondoni e una volpe. Nell’occasione, l’associazione invita la cittadinanza a segnalare alle guardie WWF casi di bracconaggio e ogni attività illecita ai danni degli animali e dell’ambiente e, in generale, tutti quei crimini di natura che minacciano e deturpano il nostro territorio e la sua fauna, maltrattamenti e malgoverno di animali, bracconaggio e uso di trappole e reti, casi di detenzione/allevamento di specie protette, sbancamenti e abusi edilizi, scarichi inquinanti nei corsi d’acqua, tagli abusivi di alberi, ecc.

 

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