Palermo: allagamenti in città, forse non ci sono vittime

il Sinalp prepara un'azione risarcitoria

Fra fiumi d’acqua, macchine travolte, sottopassi allagati e cascate in pieno centro a Palermo, arriva forse una buona notizia. Non ci sarebbero vittime nel nubifragio di ieri.

Sulla vicenda interviene la rete sociale attiva Sinalp che scrive: “l’intera città è affondata nell’acqua completando l’opera di distruzione già ben avviata dall’emergenza e dalla crisi economica della città che ci portiamo dietro dalla fine degli anni Novanta del secolo scorso.

Da tempo si sa che ad ogni acquazzone l’unico asse viario che, rimpiendoci la bocca, chiamiamo circonvallazione, diventa un fiume in piena con annesse cascate d’acqua. Fin dalla sua progettazione abbiamo scoperto di questa caratteristica sicuramente non positiva.

Da allora nessun sindaco – prosegue il comunicato – ha mai ritenuto opportuno intervenire per risolvere il problema, ma anzi con l’innesto della rete tramviaria dedicata si è aggravato il fenomeno allagamento. Da cittadini ci poniamo alcune domande: dalla realizzazione dell’asse di viale Regione Siciliana il politico con il maggior numero di sindacature alle spatte ed attuale rappresentante della città è Orlando, come mai, consapevole dei tanti allagamenti che colpiscono ogni anno Palermo, non ha mai ritenuto prioritario intervenire per risolvere il problema?

Chi ha progettato la rete tramviaria perché non ha evidenziato il problema già esistente degli allagamenti cittadini lavorando alla realizzazione di una rete con soluzioni in grado di non far allagare alle prime piogge la città? Chi progetta la manutenzione, anche straordinaria, dei marciapiedi della città, ha consapevolezza che esiste la regola aurea della giusta pendenza affinché non vengano allagati i negozi e le botteghe dei lavoratori mettendo in ginocchio fino al fallimento chi investe con grandi sacrifici sul suo lavoro?

Chi gestisce la manutenzione delle caditoie e della rete fognaria e regolarmente fa pulizia affinché vengano eliminate le possibili ostruzioni causate dalla mancata raccolta dei rifiuti e dalla mancata pulizia delle strade che fanno tracimare i liquami per le strade insinuandosi nelle abitazioni e nei negozi dei palermitani che pagano come beffa finale anche la TARI? Chi ha deciso di aumentare la Tari fino a portarla ben sopra la media nazionale ma non ha mai programmato una vera e propria azione di pulizia continua e regolare della città? Ci permettiamo sommessamente di ricordare al nostro sindaco che Palermo non è solo via Maqueda, corso Vittorio Emanuele e piazza Verdi, ma una grande città che non merita l’abbandono in cui si trova.

Probabilmente possiamo affermare che l’unico fattore positivo di questo acquazzone è che ha ripulito le strade della città dalla spazzatura accumulata dopo anni di incuria e mancata pulizia del sistema viario palermitano. Infine, come associazione consumatori, invitiamo i cittadini a recarsi presso i nostri uffici per dare vita ad un’azione risarcitoria dei danni subiti a causa della mancata manutenzione delle strade e della negligenza amministrativa della giunta comunale nella messa in sicurezza del territorio”.

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