Catania: droga, armi ed estorsioni, 15 arresti

Quindici persone sono state questa mattina dagli agenti della polizia di Stato di Catania impegnati nell’operazione denominata “The king”. Gli indagati sono ritenuti responsabili, a vario titolo, di associazione per delinquere finalizzata al traffico e allo spaccio di droga, reati in materia di armi, estorsione con l’aggravante di aver agevolato la cosca mafiosa Scalisi.

Le manette sono scattate ai polsi di: Sebastiano Mario Di Stefano, 31 anni, Salvatore Giarrizzo, 29 anni; Claudio Barbera, 20 anni; Carmelo Caruso, 43 anni; Davide Caruso, 27 anni; Kristina Karaja, 22 anni; Giuseppe Gorgone, 20 anni, Vito Liotta, 22 anni; Vito Liotta, 29 anni; Mario Lucifora, 32 anni; Giuseppe Nicolosi, 33 anni; Natale Luca Parasiliti, 29 anni; Antonio Perni, 22 anni; S.D., all’epoca dei fatti minorenni così come V.F.

Gli indagati avrebbero favorito l’associazione mafiosa al cui capo c’era la famiglia Scalisi, fortemente radicata nel comune di Adrano e dovranno rispondere anche di detenzione e spaccio di sostanza stupefacente nonché di furto, estorsione, detenzione di armi ed evasione. Le indagini, avviate nel 2017 e conclusesi recentemente, hanno permesso di raccogliere elementi di prova in ordine all’esistenza di un’associazione per delinquere finalizzata al traffico e allo spaccio di droga. Al vertice c’era il pregiudicato Sebastiano Mario Di Stefano che aveva impiantato una lucrosa piazza di spaccio  di fronte alla sua abitazione nel centro storico di Adrano.

Nel corso dell’indagine è emerso che l’attività di spaccio era svolta avvalendosi degli indagati Barbera, Caruso, Gorgone, i due Liotta, Lucifora, Parasiliti, Perni e S.D. quali spacciatori incaricati di smerciare la droga sul mercato e consegnare i proventi agli organizzatori.

Salvatore Giarrizzo era ritenuto promotore e fornitore abituale della sostanza stupefacente spacciata. Le progressioni investigative, supportate da presidi tecnici, hanno permesso di acquisire significativi elementi in ordine al ruolo apicale assunto da Di Stefano che aveva trasformato la sua casa in una base logistica dell’associazione nonché il luogo di custodia non solo della droga, ma anche dei proventi dell’attività illecita e delle armi.

Il 24 maggio del 2018 Di Stefano era stato arrestato perché gli era stata trovata un’arma comune da sparo con matricola abrasa e relative munizioni nonché 1 kg di marijuana e 30 grammi di cocaina. Di Stefano, incurante dei vincoli degli arresti domiciliari, è stato ripreso più volte nell’atto di lasciare il suo domicilio e gli sono stati contestati ben 33 episodi di evasione.

Il nome delle operazioni prende nome dal soprannome con cui Di Stefano si faceva chiamare. Si definiva infatti “the king della marijuana”. Nel corso delle indagini sono state arrestate 9 persone per detenzione ai fini di spaccio e sono stati sequestrati in totale 12 kg di marijuana e 250 gr di cocaina.

In base alle cessioni e alle consegne registrate, è stato stimato dagli investigatori che la piazza di spaccio avesse un volume d’affari pari a circa 1.000 euro al giorno. Tra i destinatari del provvedimento cautelare anche Alfio Rinaldi, recentemente deceduto per cause naturali.

Commenti
Caricamento...

Utilizzando il sito, accetti l'utilizzo dei cookie da parte nostra. maggiori informazioni

Questo sito utilizza i cookie per fornire la migliore esperienza di navigazione possibile. Continuando a utilizzare questo sito senza modificare le impostazioni dei cookie o cliccando su "Accetta" permetti il loro utilizzo.

Chiudi