Lampedusa (Ag): premio Cristiana Matano rinviato a fine settembre

Quest’anno il premio giornalistico Cristiana Matano “Lampedus’Amore”, inizialmente previsto per l’8-10 luglio, si terrà a Settembre dal 25 al 27. Ogni anno il premio è organizzato dall’associazione Occhiblu onlus per ricordare la giornalista Cristiana Matano che di Lampedusa aveva fatto la sua seconda casa.

“Abbiamo atteso a lungo – dice Filippo Mulè, presidente dell’associazione che dal 2016 organizza l’evento – poi abbiamo deciso di posticipare la manifestazione e darci due mesi e mezzo di tempo in più per sistemare ogni dettaglio e tenere conto di come si evolverà  l’emergenza sanitaria. La manifestazione si terrà all’aperto in piazza Castello e i premi giornalistici saranno regolarmente assegnati. La nostra volontà è quella di mantenere il solito formato, affiancando ai premi giornalistici e al convegno sui temi della solidarietà e dell’integrazione tra i popoli, anche momenti di teatro, musica e sport. Speriamo di imbastire un’altra edizione di qualità e ricca di presenze illustri, ma per i particolari bisognerà attendere ancora qualche settimana”.

Intanto la giuria – presieduta da Riccardo Arena e composta da Gaspare Borsellino, Felice Cavallaro, Raffaella Daino, Enrico Del Mercato, Roberto Gueli, Xavier Jacobelli, Francesco Nuccio, Elvira Terranova e Trisha Thomas – sta lavorando per esaminare i numerosi elaborati di partecipazione pervenuti e presto decreterà i vincitori.

Il tema del Premio giornalistico di quest’anno, il cui bando è stato chiuso il 31 maggio, è: “Lampedusa, Mediterraneo di pace: occhio del mondo sulla coesistenza fra i popoli”. Il concorso è riservato ai giornalisti italiani iscritti all’Ordine e ai giornalisti stranieri autori di articoli, inchieste e servizi andati in onda e/o pubblicati su carta stampata, tv, radio, agenzie di stampa e testate online (regolarmente registrate), tra il 1° giugno 2019 e il 31 maggio 2020. “Anche quest’anno – aggiunge il presidente dell’associazione Occhiblu, Filippo Mulè – sono pervenute numerosissime domande di partecipazione e questo ha rappresentato una spinta in più per andare avanti. Non ci sembra giusto penalizzare tanti colleghi né interrompere la continuità di un Premio che in pochi anni s’è ritagliato uno spazio importante”.

 

Commenti
Caricamento...

Utilizzando il sito, accetti l'utilizzo dei cookie da parte nostra. maggiori informazioni

Questo sito utilizza i cookie per fornire la migliore esperienza di navigazione possibile. Continuando a utilizzare questo sito senza modificare le impostazioni dei cookie o cliccando su "Accetta" permetti il loro utilizzo.

Chiudi