Catania: tormentava un anziano per avere i soldi della pensione

Per estorcergli quei pochi soldi della pensione, tormentava un anziano a Catania. Protagonista della vicenda è Salvatore Vinciguerra, 45 anni, catanese, pregiudicato, arrestato dai carabinieri della stazione catanese di Librino.

La vittima è un pensionato di 89 anni con la moglie malata e i figli al Nord per lavoro che “tira a campare” con una pensione di soli 565 euro e che nonostante tutto era stato individuato dall’arrestato come la propria cassa personale. Il nonnino ha avuto la sfortuna d’aver come suo “vicino di casa” il Vinciguerra  che da quella abitazione, tra l’altro, non avrebbe neanche potuto allontanarsi stante la sua detenzione agli arresti domiciliari ma, questo, è solo un corollario di questa turpe vicenda.

I militari, costantemente attivi sul territorio, grazie alla loro attività info investigativa avevano saputo che il pensionato, come forse altri ancora, era finito nelle grinfie di Vinciguerra che da lui pretendeva somme di denaro che variavano da 10 a 50 euro, piccole stante l’esiguità della sua pensione ma costanti nel tempo da un anno e con richiesta nei suoi confronti ogni quindici giorni circa.

Stante la delicatezza della situazione e nell’intento di non esporre ad alcun rischio la vittima già di per sé terrorizzata, i militari hanno agito nell’inconsapevolezza di quest’ultima ma tenendola costantemente d’occhio ed attivando le loro risorse informative.

Qualche giorno dopo, infatti, hanno scoperto che la vittima aveva fissato un appuntamento con l’estortore per la consegna della misera somma di dieci euro di fronte ad una gastronomia del viale Mario Rapisardi.

L’occasione per i militari per cogliere con le mani nel sacco l’aguzzino si era pertanto materializzata e quindi, dopo aver predisposto il servizio d’osservazione e dopo che il pensionato aveva addirittura pagato anche il caffè presso un vicino chiosco al suo aguzzino e consegnatogli la banconota, i militari sono sbucati fuori arrestando il malvivente ma purtroppo terrorizzando il pensionato che nulla aveva capito sino a quel momento.

Dapprima la vittima non aveva inteso confermare alcunché ma poi, preso dallo sconforto e constatato che i carabinieri avevano già una visione più che chiara della situazione, ha confermato le sue dazioni di denaro a Vinciguerra motivate dalla paura da egli percepita per l’appartenenza di quest’ultimo al mondo della criminalità, temendo quindi che potesse far del male a lui ed alla moglie. L’uomo, giunto sul posto su una bicicletta abbandonando con nonchalance gli arresti domiciliari, assolte le formalità di rito è stato associato al carcere di Caltagirone.

 

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