Messina: addio a Salvatore Mangione

Un uomo attaccato alla sua terra, al suo paese natìo San Fratello di cui era stato anche sindaco. Amava le tradizioni popolari e la sua lingua: il gallo italico. Il mondo della cultura dei Nebrodi piange la scomparsa di Salvatore Mangione, ex consigliere provinciale del Psi in carica a palazzo dei Leoni dal 1990 al 1994 e poi sindaco di San Fratello dal 1994 al 1998.

Mangione, 69 anni, a lungo docente di storia e filosofia nei licei, è stato autore di numerosi saggi, oltre che collaboratore del quotidiano La Gazzetta del Sud. impegnato in numerose attività culturali e promotore di iniziative finalizzate al progresso sociale e umano, fin da giovane aveva iniziato a militare nel partito socialista italiano.

A ricordare Mangione è Antonio Matasso, dirigente nazionale socialista e presidente della fondazione socialista antimafia Carmelo Battaglia. “Salvatore Mangione è stato un compagno di tante battaglie e un caro amico di famiglia – dice Matasso – ci accomunava una sensibilità ad un tempo socialista e cristiana ed era sinceramente stimato da tutti i compagni dei Nebrodi. Oggi i socialisti nebroidei abbrunano le bandiere rosse in omaggio ad un compagno che ha servito il nostro territorio, rappresentandolo nel consiglio provinciale di Messina, oltre che ricoprendo la carica di sindaco di San Fratello, centro di origine della famiglia Craxi.

Al suo paese Salvatore Mangione ha dedicato grandi energie per la valorizzazione della sua storia e delle tradizioni culturali e linguistiche. Gli siamo grati per la sua opera in tali ambiti, così come nell’agire politico”. Salvatore Mangione lascia la moglie e due figli.

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