Catania: vendevano illegalmente animali di specie protetta

Lui si trovava agli arresti domiciliari ma aveva trovato il modo di continuare a fare soldi vendendo illegalmente animali di specie protetta. Gli agenti del commissariato di polizia di Librino e San Cristoforo a Catania hanno scoperto la rivendita illegale di animali gestita dal pregiudicato. Inoltre, la rivendita si trovava in uno stabile dove tutti gli abitanti erano illecitamente allacciati alla rete elettrica.

Ieri gli agenti hanno messo le manette ai polsi di Franco Timoniere, 50 anni, che dovrà rispondere di evasione, furto aggravato di energia elettrica, truffa aggravata per il conseguimento di erogazione pubblica, ricettazione di fauna selvatica e detenzione illegale di specie protetta.

Agenti dei commissariati Librino e San Cristoforo, insieme al nucleo carabinieri Cites, hanno effettuato un controllo nel quartiere di San Cristoforo, nello specifico all’interno di un atrio condominiale di via Belfiore. Nell’edificio è stato sorpreso Timoniere che gestiva un’attività commerciale abusiva per la vendita di oggetti vari e di animali vivi e imbalsamati di specie protetta.

Timoniere, sottoposto ai domiciliari, all’atto del controllo è stato sorpreso a lavorare in nero, fuori dalla propria abitazione. All’interno della rivendita abusiva sono stati trovati 14 esemplari vivi di tartarughe Testudo hermanni e un esemplare vivo di Testudo marginata, specie protette e appartenenti alla fauna selvatica dello Stato la cui detenzione è illegale. Sono stati trovati anche un orso imbalsamato e una Albanella reale sempre imbalsamata (quest’ultimo un uccello rapace). Anche queste specie sono particolarmente protette dalla convenzione internazionale Cites di Washington.

Nel corso delle operazioni di polizia è stato identificato il pregiudicato 48enne M.S., ritenuto responsabile e denunciato di gestire assieme al timoniere l’esercizio commerciale illegale, sia della violazione delle norme volte a contenere il coronavirus. In più, a seguito di un mirato controllo effettuato all’interno dell’abitazione di M.S. è stato anche accertato il furto di energia elettrica.

Il controllo di polizia, effettuato insieme a personale tecnico dell’Enel è stato esteso a tutti gli allacci dei condomini dello stabile, accertando che tutti erano allacciati abusivamente alla rete elettrica e sono stati tutti indagati in stato di libertà per il reato di furto di energia elettrica.

Alla luce dei fatti accertati, Timoniere è stato arrestato e condotto in questura da dove, su disposizione del pm di turno, è stato ricondotto nella propria abitazione per ripristinare la misura cautelare. Gli animali vivi sono stati sequestrati per essere reinseriti nel proprio habitat. Anche gli animali imbalsamati sono stati sequestrati penalmente, ai fini della confisca.

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