Catania: detenzione e spaccio, un arresto

Il giovane 24enne Alex Rapisarda, è stato arrestato dagli agenti della polizia di Stato per coltivazione e detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti. Intorno alla mezzanotte, gli agenti sono intervenuti nella sua abitazione, nel quartiere San Giorgio, per eseguire una perquisizione.

L’attività ha dato esito positivo. Gli agenti hanno accertato che il giovane aveva costruito una vera e propria serra all’interno di una delle stanze, in cui sono stati rinvenuti e sequestrati 12 vasi con piante di marijuana, una lampada per l’irraggiamento solare, un ventilatore e un misuratore del ph. Sono stati trovati 7 involucri di marijuana per un peso complessivo di 37 grammi, 2 bilancini di precisione e materiale per il confezionamento delle singole dosi.

Rapisarda è stato arrestato e associato al carcere di Catania piazza Lanza, in attesa della celebrazione del giudizio di convalida.

Gli agenti hanno arrestato il pregiudicato Salvo Timonieri, classe 2000, per resistenza e lesioni a pubblico ufficiale e hanno denunciato per gli stessi reati il pregiudicato R.S.

Alle 19.20 una pattuglia delle MotoVolanti, trovandosi in via Plebiscito, ha notato i due giovani a bordo di uno scooter che, poco prima, avevano forzato un posto di controllo in piazza Caduti del mare. Alla vista degli agenti, che gli hanno intimato di fermarsi azionando i dispositivi acustici e luminosi, i due hanno iniziato una pericolosa fuga, sfrecciando ad alta velocità per le stradine del quartiere San Cristoforo.

L’inseguimento si è protratto per svariati minuti finché, giunti in via Fiumara, i due giovani, con una manovra azzardata, hanno abbandonato lo scooter per poi fuggire a piedi. Gli agenti, per evitare l’impatto con i fuggitivi, hanno perso il controllo delle moto cadendo a terra, procurandosi delle lesioni personali.

Prontamente rialzatisi, gli agenti hanno inseguito e bloccato il Timonieri che è stato arrestato per resistenza a pubblico ufficiale, lesioni e danneggiamento di beni dello Stato. L’uomo è stato condotto in questura per la stesura degli atti di rito.

Su disposizione del pm di turno, Timonieri è stato condotto agli arresti domiciliari, in attesa della celebrazione del giudizio di convalida. L’altro fuggitivo è riuscito a far perdere le proprie tracce ma, consapevole che gli agenti lo avevano riconosciuto, intorno alle 21.00, si è presentato spontaneamente presso gli uffici della questura, dove veniva denunciato in stato di libertà per i medesimi reati.

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