Grammichele (Ct): pretendeva che la moglie si prostituisse per mantenerlo, arrestato

Un uomo di 57 anni a Grammichele, nel catanese, pretendeva che la moglie si prostituisse per poterlo mantenere economicamente. Con la pesante accusa di maltrattamenti in famiglia e lesioni personali ai danni della donna, 55 anni, i carabinieri della locale stazione hanno arrestato l’uomo in esecuzione di un’ordinanza emessa dal gip del tribunale di Caltagirone.

Le indagini, coordinate dai magistrati della procura di Caltagirone, avevano fatto emergere una vera e propria via crucis patita dalla donna. Da diversi anni, infatti, la vittima veniva sottoposta abitualmente a vessazioni, sofferenze fisiche e psicologiche, umiliazioni, fonte per la donna di un disagio incompatibile con le normali condizioni di vita e di uno stato di timore e prostrazione psichica.

In particolare, nel corso del loro rapporto coniugale, dopo i primi mesi dalla data dell’ultima scarcerazione dell’uomo, lo stesso cominciava ad assumere comportamenti intimidatori e mortificanti, violenti e aggressivi, nei confronti della moglie, intimandole che avrebbe ucciso lei e i loro figli se non avessero acconsentito.

Ti porto i vecchi a casa e tu lo devi fare. Fai i soldi e me li dai a me. Se non lo fai io ti ammazzo, ti faccio vedere io come si fa, se non lo fai ammazzo prima i tuoi figli e poi te, così soffri”, intimandole che avrebbe fatto la stessa fine se lo avesse denunciato ai carabinieri.

Le violenze domestiche avveniva solitamente durante i pasti nelle abitazioni dei figli sposati. L’uomo le versava addosso gli avanzi dei pasti o le lanciava contro piatti e posate oppure durante uno spostamento in auto, senza alcuna plausibile ragione, le sferrava un pugno all’occhio sinistro costringendola a ricorrere alle cure mediche all’ospedale di Caltagirone.

La donna, sfinita dall’escalation di abusi e sostenuta anche da uno dei figli, ha finalmente trovato il coraggio di chiedere aiuto ai carabinieri che hanno raffigurato a carico del’indagato, in una perfetta osmosi investigativa con il magistrato titolare del fascicolo, un quadro probatorio che oggi ha portato all’arresto e ai domiciliari l’uomo. La donna è stata trasferita in una struttura protetta.

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