Tortorici (Me): verso nuove elezioni?

Continua il terremoto politico a Tortorici, nel messinese. Dopo le dimissioni dei consiglieri di minoranza guidati dal capogruppo Antonio Paterniti Mastrazzo, si respira di nuovo aria di campagna elettorale.

Il candidato a sindaco sconfitto, Antonio Paterniti Mastrazzo, infatti, poco fa con un comunicato stampa chiede “sommessamente che tutti i consiglieri comunali rassegnino le dimissioni irrevocabili dalla carica e consentano, con la nomina di un commissario regionale, che Tortorici possa regolarmente e democraticamente recarsi al voto alla prima tornata elettorale utile”.

Le dimissioni dei consiglieri di minoranza al comune di Tortorici sono arrivate a seguito dell’arresto del sindaco Emanuele Galati Sardo, finito ai domiciliari in quanto rimasto coinvolto nell’operazione denominata “Nebrodi” che ha portato all’arresto di 94 persone che avevano messo su un sistema di truffe per percepire illecitamente i contributi europei. Il sindaco del centro nebroideo era stato eletto ad aprile scorso e a nemmeno un anno di attività è arrivata una vera e propria tegola sulla casa comunale. Lo ribadiamo che il primo cittadino oricense è indagato per concorso esterno in quanto gestore di un CAA, centro di assistenza agricola e non per la sua attività amministrativa.

“A prescindere dalla presunzione di innocenza – scrive Antonio Paterniti Mastrazzo – e dal diritto del sindaco di difendersi nel processo, tale decisione è apparsa irrinunciabile ed urgente perché, oltre a costituire una presa d’atto della situazione venutasi a creare e della conseguente mancanza di qualsivoglia autorevolezza delle istituzioni comunali, preserverebbe il comune dal rischio, concreto e attuale, di un provvedimento volto allo scioglimento del civico consesso con pedissequo commissariamento, come avvenuto in altri centri del messinese e della Sicilia”.

Se il consiglio comunale dovesse essere sciolto e quindi commissariato, ne risentirebbe non solo la macchina amministrativa, già compromessa dal dissesto dichiarato nel corso della precedente amministrazione, ma “sarebbe causa – prosegue Paterniti Mastrazzo – di danno all’immagine e soprattutto dell’attività dell’ente che resterebbe affidata ai commissari per un periodo che può arrivare a due anni. Portare Tortorici verso tale situazione significa non avere rispetto alcuno per le istituzioni e verso i cittadini ai quali le risposte vanno date in sede politica.

Purtroppo – conclude il comunicato – nella non augurabile ipotesi di scioglimento, il nostro comune perderebbe occasioni di rilancio e resterebbe indietro rispetto a quelli regolarmente governati”.

Adesso si aspetta la reazione della maggioranza che, compatta, insieme a molti sindaci del comprensorio accorsi per la festa del patrono, ha partecipato alla festa in onore di San Sebastiano appena lunedì scorso.

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