Catania: deserto il bando di gara per i rifiuti

È andata deserta la gara del servizio di spazzamento, raccolta, trasporto e smaltimento dei rifiuti solidi urbani differenziati e indifferenziati e altri servizi di igiene pubblica all’interno dell’Aro Città di Catania. Un territorio suddiviso in quattro lotti e un appalto della durata di 7 anni per un importo totale di 333,726.086,47 euro oltre Iva.

Nessuna offerta è arrivata all’Urega sezione di Catania per il bando di gara di rilievo europeo. “Un risultato che amareggia – spiega il sindaco di Catania, Salvo Pogliese – soprattutto perché siamo consapevoli che abbiamo agito con linearità e trasparenza, con un percorso di legalità complesso e impegnativo, per giungere a una fase completamente nuova nell’interesse della città”.

Il sindaco ha reso noto di aver già contattato il presidente della SSR per sollecitarlo a convocare una riunione a cui dovrebbero prendere parte tutti i soggetti istituzionali di garanzia e i tecnici preposti per avviare i necessari approfondimenti e rimodulare, se necessario, il capitolato d’oneri.

“Un epilogo inaspettato – fa eco l’assessore all’ecologia Fabio Cantarella – che lascia l’amaro in bocca pur nella consapevolezza che abbiamo seguito l’iter più naturale e trasparente possibile, recependo le direttive dell’Anac, affidandoci a tecnici esperti per la redazione del bando, coinvolgendo anche l’università”.

Oggi Rifiuti zero Sicilia e CittàInsieme esprimono grande preoccupazione. .”La notizia dell’ulteriore appalto per l’assegnazione del servizio andato deserto, per la quinta volta in quattro anni – scrivono – segna un altro gravissimo colpo. Si chiude ancora una volta la prospettiva di uscita nel medio termine da una situazione di assoluta arretratezza e precarietà nella raccolta e gestione dei rifiuti”.

Catania, con solo il 20% di raccolta differenziata è fanalino di coda nella gestione dei rifiuti e ha anche il costo più alto della Tari. “Il fallimento dell’obiettivo di affidare per sette anni il nuovo servizio, perpetrato dalle amministrazioni – prosegue la nota –  non può continuar ad essere pagato dai cittadini e dal territorio. Chiediamo drastici cambiamenti organizzativi ed un assoluto cambio di passo. A partire da una seria, pubblica e definitiva analisi sulle vere cause che hanno determinato gare andate deserte. A chi giova tutto questo? Chi ha interesse a mantenere l’attuale, fallimentare, sistema? Il Comune ha il dovere di chiamare a sé tutte le forze sane di questa martoriata Città per contribuire al monitoraggio dello stato attuale ed al superamento dell’allarmante stato di stallo nel quale siamo finiti, anche attraverso l’attivazione immediata dell’Osservatorio Comunale sui rifiuti che da anni chiediamo di rendere operativo, come per altro previsto dalla stessa legge regionale. Non c’è più tempo per le buone intenzioni, non c’è più tempo per gli annunci. Non c’è più tempo – concludono CittàInsieme e Rifiuti zero Sicilia”.

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