Nebrodi: mafia dei pascoli, Tortorici si sveglia da paese fantasma

Un paese fantasma quello che si è svegliato oggi. Pochissima gente per le strade e quei pochi che sono in giro commentano tutti la notizia degli arresti dell’operazione contro la mafia dei pascoli denominata “Nebrodi”. Fra gli arrestati, finito ai domiciliari, anche il primo cittadino Emanuele Galati Sardo, 39 anni che gestisce un centro CAA per la gestione delle pratiche agricole e l’ottenimento dei contributi Agea.

A Tortorici un dispiegamento di forze dell’ordine che non si vedeva dagli anni Novanta. E come ai tempi dell’attentato al posto fisso di polizia, alle telecamere Rai in pieno centro e alla trasmissione Samarcanda di Michele Santoro nel salone parrocchiale, i riflettori della stampa nazionale sono puntati sul piccolo centro nebroideo.

Centinaia tra carabinieri e finanzieri nelle auto e sugli elicotteri impegnati dalle 3 di questa mattina ad eseguire le ordinanze di custodia cautelare in carcere e ai domiciliari che hanno raggiunto 94 persone in particolare nel centro nebroideo. Tutti sono coinvolti nella maxi operazione contro la mafia dei pascoli denominata Nebrodi.

Un clan mafioso che negli anni si è appropriato indebitamente di milioni di euro dalla comunità europea per pratiche agricole presentate anche con la compiacenza di impiegati dei centri agricoli e anche notai.

Questa notte molte persone sono state svegliate dalle sirene delle forze dell’ordine e anche dal rumore degli elicotteri che sorvolavano l’intero territorio. Luci accese in diverse case del centro e delle borgate del piccolo comune dei Nebrodi che però era il centro di questa mafia dei pascoli. La stessa mafia dei pascoli contro cui si era battuto l’ex presidente del parco dei Nebrodi Giuseppe Antoci con l’istituzione del “protocollo Antoci”, divenuto poi legge nazionale nel 2017.

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