Palermo: al teatro Biondo una sala dedicata al regista Guicciardini

Venerdì 6 dicembre sarà inaugurata al teatro Biondo di Palermo la sala Roberto Guicciardini, uno dei registi tra i più significativi del teatro italiano e direttore del teatro Biondo dal 1992 al 1998.

Alla conferenza stampa interverranno: Giovanni Puglisi, presidente del teatro Biondo; Pamela Villoresi, direttrice del teatro che ricorderà Guicciarini e leggerà un pensiero di Emma Dante e il professore Andrea Sciascia, direttore del dipartimento di architettura dell’università di Palermo.

Nel corso dell’appuntamento Antonio Silvia leggerà alcuni brani da un’intervista con Andrea Mancini nella quale il regista racconta il suo amore per il teatro, il concetto di regia e la sua inquietudine sull’identità e il valore del teatro contemporaneo. Il tutto si svolgerà alla presenza dei familiari di Guicciardini.

Il progetto è di Pamela Villoresi, Antonio Silvia, Giovannella Brancato, Giuseppe Marsala. L’allestimento è curato dal Laboratorio di Architettura degli Spazi Espositivi e degli Eventi del Dipartimento di Architettura – Corso di Laurea Magistrale in Design e Cultura del Territorio dell’Università degli Studi di Palermo, con il coordinamento scientifico del prof. Giuseppe Marsala; gli allievi che hanno partecipato al progetto sono Carmen Trischitta, Leoluca La Venuta e Nicolò Susio.

I titoli dei suoi spettacoli, le tappe salienti della sua vita, le foto di scena, i suoi ritratti personali, le sue riflessioni sul teatro, sulla scrittura drammaturgica, sulla regia e sul mestiere dell’attore: sono i materiali che compongono la Sala Guicciardini, uno spazio che il Teatro Biondo dedica a una delle figure più significative del teatro italiano, scomparsa nel settembre di due anni fa. Un modo per celebrare il rapporto tra Roberto Guicciardini e Palermo, città in cui ha vissuto per molti anni, dirigendone il Teatro Stabile. Uno spazio di memoria attiva sul teatro e sulle sue utopie, da usare tutti i giorni come sala civica di incontro tra il Teatro Biondo e la città.

 

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