Agrigento: quinta lezione del corso di archeologia cristiana e bizantina

Agrigento paleocristiana e bizantina al corso di archeologia è il quinto argomento della lezione del corso di archeologia cristiana  bizantina promosso da BCsicilia in collaborazione con il dipartimento culture e società dell’università degli studi di Palermo, l’istituto superiore di scienze religiose, il parco archeologico di Segesta, il parco archeologico di Lilibeo-Marsala e il museo civico di Termini Imerese.

Dopo la presentazione di Alfonso Lo Cascio, presidente regionale BCsicilia si terrà la lezione dal tema: “Agrigento paleocristiana e bizantina: la sede diocesana e il territorio”.

La relazione sarà tenuta da Giuseppina Schirò, dottoressa di ricerca in scienze archeologiche e storiche alle università di Messina e Palermo. L’incontro si terrà nella chiesa Santa Maria della Misericordia al museo civico di Termini Imerese.

Il giorno successivo, domenica 1 dicembre, si terrà la visita guidata alla Siracusa paleocristiana. Il corso prevede 9 lezioni e 4 visite guidate. I successivi incontri riguarderanno: segni e suggestioni sul primo cristianesimo lungo le strade della Sicilia antica, la valle del fiume Torto e il comprensorio delle Madonie tra tardo antico ed età bizantina, testimonianze monumentali di età bizantina del territorio di Palermo ed infine testimonianze monumentali di età bizantina del territorio di Palermo: la basilichetta di Termini Imerese e le fortificazioni del Kassar di Castronovo di Sicilia.

Previste anche visite guidate in collaborazione con ATC, l’associazione che viaggia, alla catacomba paleocristiana di Villagrazia di Carini, a quella di Porta d’Ossuna a Palermo, alla Siracusa paleocristiana, a Marsala cristiana e bizantina.

A gennaio, infine, è prevista una visita guidata a Ravenna. Al termine del corso sarà rilasciato un attestato di partecipazione.

Il tema dell’incontro è la ricomposizione delle vicende storiche e politico-ecclesiastiche della diocesi di Agrigento, a partire dalle prime testimonianze fino alla fase bizantina, in particolar modo al pontificato di Gregorio Magno (VI-VII sec.), momento centrale della parabola evolutiva della chiesa. In rapporto all’arco temporale indicato e da una prospettiva che coniuga dati storico-agiografici ed archeologici, l’Ecclesia Agrigenti verrà analizzata nella duplice veste di comunità di fedeli aderenti al nuovo credo e di organizzazione strutturata gerarchicamente, sotto la guida spirituale e materiale dell’episcopus, all’interno dei presunti limiti compresi fra i fiumi Salso e Platani. L’assetto diocesano che si profila è quello di uno spazio antropico e religioso, che coinvolge la topografia urbana ed il popolamento delle campagne, individuandone i principali marcatori (edifici di culto, cimiteri, monasteri …) e protagonisti.

Giuseppina Schirò, specializzata presso il pontificio istituto di archeologia cristiana, ha conseguito il dottorato di ricerche in scienze archeologiche e storiche nell’università di Messina ed è cultore della materia presso la cattedra di archeologia nell’università di Palermo.

Da diversi anni collabora alle ricerche archeologiche che vengono condotte nella catacomba di Villagrazia (Pa). La sua principale attività scientifica si concentra sul processo di cristianizzazione degli spazi urbani e rurali attraverso l’indagine topografiche delle aree funerarie della Sicilia centro-meridionale, inserito nel quadro più ampio delle dinamiche evolutive della diocesi di Agrigento tra Tardoantico e Medioevo.

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