Scuola: riflettori accesi sull’internazionalizzazione degli LSU siciliani

Riflettori sempre accesi, da parte di Cisl Scuola e Fisascat Cisl, sull’annosa vicenda della internalizzazione degli LSU siciliani. Sono 952 i lavoratori di tutta l’Isola che, nonostante un percorso tracciato a livello ministeriale, attendono ancora di conoscere con esattezza il loro futuro.

Una battaglia ventennale, iniziata quando la gestione dei servizi di pulizia e decoro negli istituti scolastici è stata affidata alle cooperative. Ora, secondo la legge di bilancio 2019, queste professionalità devono essere internalizzate a partire dal 1 gennaio 2020 e la segreteria nazionale della Cisl sta seguendo con attenzione e costanza l’iter, monitorando tutti i delicati passaggi di questa complessa vicenda per poter informare e dare la migliore assistenza possibile ai lavoratori.

Su questa scia, ieri la Cisl Scuola e la Fisascat CISL Ragusa Siracusa, hanno promosso un’assemblea nei locali della CISL di Ragusa, per fare il punto della situazione e tracciare le linee guida comuni per l’avvenire.

Nel corso del partecipato confronto, sono state espresse dai lavoratori diverse perplessità su più punti del Decreto, sulle possibili conseguenze del bando soprattutto relativamente alla necessità di trovare le giuste soluzioni per dare massima occupazione a tutti i lavoratori che da decenni si occupano di tali servizi.

Gli “ex LSU – Appalti storici” chiedono garanzie in merito non solo all’internalizzazione e al ritorno come dipendenti della struttura scuola, ma anche alla tutela occupazionale e reddituale. Grande attesa, quindi, viene riposta nell’uscita del bando di concorso, in programma entro novembre.

La volontà del Ministero competente pare sia quella di assumere quanto più personale possibile, fermo restando il limite di spesa presente nel Decreto stesso, che si potrebbe, eventualmente, aggirare con assunzioni part-time.

“L’assemblea di ieri – spiegano Giovanni Migliore, Cisl Scuola, e Salvatore Scannavino, Fisascat Cisl, – è servita per dare visione ai nostri iscritti della bozza provvisoria del decreto, nonché per illustrare le modalità con le quali avverrà il loro passaggio e i requisiti necessari. Il 31 dicembre 2019 le convenzioni delle scuole con le cooperative non saranno rinnovate, ma dobbiamo aspettare di sapere quanti posti saranno assegnati alla provincia di Ragusa prima di valutare le prossime mosse.

Saremo comunque attenti e vigili su tale processo, continuando inoltre ad informare e confrontarci con i lavoratori che in tutti questi anni hanno riposto la loro assoluta fiducia nella nostra organizzazione e l’incontro di ieri andava proprio in questa direzione”.

 

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