Sarà consegnato a Selima Giuliano, figlia di Giorgio Boris Giuliano, assassinato vilmente dal mafioso Leoluca Bagarella il 21 luglio del 1979 a Palermo in via DI Blaso, il premio antimafia Francesca Serio alla VI edizione.
Appuntamento sabato 23 novembre a Galati Mamertino, nel messinese, nei locali dell’incubatore dei Nebrodi con la VI edizione del premio antimafia Francesca Serio. Il premio declinato al femminile è nato per affermare il diritto delle siciliane, dei siciliani ad un futuro libero dalla mafia e dalla sopraffazione.
Il premi organizzato dal circolo socialista nebroideo indipendente Italo Carcione in collaborazione con l’istituto di cultura politica per la questione siciliana Xqs e l’associazione nazionale amici di Attilio Manca, Anaam vedrà dopo il saluto delle autorità cittadine rappresentate dal sindaco Antonio Baglio e dall’assessore alla cultura, Vincenzo Amadore.
Sono previsti gli interventi di: Fabio Cannizzaro, docente e presidente del circolo socialista nebroideo indipendente Italo Carcione; Luciano Armeli Iapichino, scrittore e segretario dell’associazione nazionale Amici di Attilio Manca Anaam; Nino Amadore, giornalista de Il sole 24 ore; Aaron Pettinari, giornalista de AntimafiaDuemila; Fulvio Emanuele, attore e interprete tra le altre della fiction su Boris Giuliano; Selima Giuliano, figlia di vittima di mafia.
Sarà un’occasione concreta per inverare l’esempio di una siciliana eccezionale, figlia dei Nebrodi. Francesca Serio, prima donna, in Sicilia e in Italia, che si oppose, a viso aperto, alla mafia e che il 16 maggio del 1955 le aveva ucciso il figlio: il militante e sindacalista socialista Salvatore Carnevale.
Per l’occasione i socialisti del circolo nebroideo indipendente Italo Carcione ricorderanno, anche in questa sesta edizione, la compagna Francesca Serio ricorderanno la compagna Francesca Serio conferendo un premio, a Lei intitolato che vuole rappresentare un’occasione di concreta vicinanza e solidarietà a tutte quelle donne che in Sicilia non solo hanno lottato e lottano contro le mafie per la verità, per la giustizia e contro ogni forma di violenza e sopraffazione.
Il premio si propone di invitare a riflettere non su meri dati accademici ma a partire dalla realtà concreta dei fatti, ragionando su quale attualmente sia lo stato della lotta alla mafia, a tutte le mafie, sui Nebrodi come altrove.