Licodia Eubea (Ct): consegnati premi per la IX rassegna del documentario e comunicazione archeologica

Sono stati assegnati i premi a Licodia Eubea, nel catanese, per la IX rassegna del documentario e della comunicazione archeologia. Premio miglior film per la giuria di qualità a “A la rencontre de Néandertal”, mentre il premio del pubblico è stato assegnato a “I leoni di Lissa” e all’archeologa di frontiera Massimo Vidale il premio Antonino Di Vita.

L’ultima serata della rassegna, realizzata con il sostegno di Sicilia film commission e la collaborazione della sezione locale dell’Archeoclub d’Italia presieduta da Giacomo Caruso, si è conclusa con la cerimonia di premiazione nel corso della quale sono stati assegnati tre premi.

“I leoni di Lissa”, documentario prodotto da Allegria film” e diretto dal regista Nicolò Bongiorno, si è aggiudicato il premio Archeoclub d’Italia, assegnato dal pubblico votante. Il regista ha ricevuto il premio dalle mani di Enzo Piazzese, presidente della sezione ragusana dell’archeoclub d’Italia.

Il premio Archeovisiva, assegnato da una giuria internazionale di qualità composta dal regista italiano Diego D’Innocenzo e da quello canadese Anthony Grieco, dalla direttrice dell’Archaeology film festival di Spalato Lada Laura, dalla dirigente del servizio archeologico della soprintendenza di Catania, Laura Maniscalco e da Brian McConnel, professore di archeologia presso la Floria atlantic università, è stato assegnato alla produzione francese “A la rencontre de Néandertal” di Rob Hope e Pascal Cuissot, prodotto dalla Fred Hilgemann Films, presentato in anteprima nazionale a Licodia Eubea. La giuria di qualità ha assegnato una menzione speciale al film “C’era una volta Iato”, prodotto dall’istituto comprensivo di San Giuseppe Jato.

Infine, il premio “Antonio Di Vita”, attribuito dal comitato scientifico del festival, a chi spende la propria professione nella promozione della conoscenza del patrimonio storico-artistico e archeologico, è stato attribuito all’archeologo Massimo Vidale, che ha svolto negli ultimi 44 anni ricerche archeologiche ed etnoarcheologiche in Italia, Iran, Kuwait, Iraq, Pakistan, Turkmenistan, India, Nepal, Indonesia, Tunisia ed Eritrea. A consegnare il premio, come di consueto, è stata la moglie dell’archeologo Antonino Di Vita, la professoressa Maria Antonietta Rizzo.

La premiazione è stata preceduta dalla consueta “finestra sul documentario siciliano” che quest’anno è stata dedicata alla Sicilia di Vittorio De Seta, padre del documentarismo moderno, raccontata da Alessandro De Filippo, critico cinematografico e docente di tecnica della rappresentazione audiovisiva presso il DISUM di Catania.

Nel corso dei quattro giorni di festival, addetti ai lavori, registi, produttori, archeologi e centinaia di visitatori, si sono ritrovati a Licodia Eubea, da nove anni punto di riferimento, a livello internazionale, per il cinema archeologico.  I direttori artistici del festival, Alessandra Cilio e Lorenzo Daniele, soddisfatti dell’eccezionale riuscita di questa nona edizione e della grande affluenza di pubblico, complice il clima quasi estivo che ha caratterizzato i quattro giorni, hanno già fissato le date della decima edizione dell’evento, che sarà dal 16 al 19 ottobre 2020.

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