Catania: donna maltrattata costretta a rimettere la querela, due arresti

Due persone sono state arrestate a Catania perché hanno costretto una donna, già vittima di maltrattamenti, a rimettere la querela che aveva sporto per violenza privata. Arresti domiciliari sono stati disposti per una donna di 45 anni e un giovane di 26 anni per violenza privata nei confronti di una 38enne.

La vicenda segue quella dello scorso mese di settembre quando la trentottenne aveva sporto una denuncia nei confronti del convivente. Quest’ultimo è il figlio della prima e amico del secondo arrestato di oggi.

In diverse occasioni la donna era stata minacciata di morte insieme ai figli nonché invitata dall’amico del detenuto a richiedere la protezione dei mafiosi del quartiere e, quando lei gli aveva risposto che si sarebbe rivolta ai carabinieri, la apostrofava urlandole “tu sii sbirra”.

Alle minacce si era unita anche l’attuale fidanzata del detenuto che telefonava alla povera vittima che avrebbe bruciato la sua casa con i figli ancora all’interno, provocandole un grave stato di agitazione che la induceva a denunciare ai carabinieri quanto accaduto. Alle minacce si era unita anche la madre dell’arrestato che una mattina, a bordo dell’auto, aveva inseguito la malcapitata inducendola a rimettere la querela nei confronti dell’amico del figlio e della sua fidanzata ma per la poveretta non erano ancora finiti i guai.

I familiari del detenuto, non comprendendo che analoga procedura non poteva essere adottata anche nei confronti di quest’ultimo, stante la procedibilità d’ufficio dei reati contestatigli, continuavano a renderle impossibile la vita determinando così da parte dell’Autorità giudiziaria l’adozione del provvedimento cautelare a loro carico.

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