Palermo: i 25 anni della rete Solco

Venerdì scorso la rete Solco ha festeggiato 25 anni di attività offrendo alla Sicilia una giornata di approfondimenti sul ruolo politico delle imprese sociali. A partecipare ai lavori economisti, imprenditori, giornalisti e cooperatori sociali. Rilevante è stata la partecipazione del senatore Steni di piazza, nuovo sottosegretario al lavoro.

Con il suo modello unico di impresa in rete che prima il meridione non conosceva, Solco ha offerto servizi a 100 mila persone, accompagnato oltre 200 cooperative che si sono associate e generato lavoro per i più fragili, diventando tra le più grandi reti con un fatturato in crescita e che oggi supera i 7 milioni di euro.

Un’equazione possibile tra impresa, Sicilia e futuro, quella offerta da Solco, che risponde al quadro critico siciliano caratterizzato da oltre 5 mila aziende che negli ultimi otto anni hanno chiuso i battenti.

Con l’evento “Diamo valore alle persone per costruire Comunità”, patrocinato dal Comune di Palermo, il Consorzio Solco ha festeggiato questa lunga sfida siciliana, offrendo al territorio una giornata di approfondimenti e dibattito sullo sviluppo della Sicilia e del Paese partendo proprio dal ruolo politico dell’imprenditoria sociale.

Ad aprire l’appuntamento, nella prestigiosa sede di Palazzo delle Aquile, un momento dedicato all’Agenzia Sociale per la Casa di Palermo, una progettualità unica al Sud che promuove interventi di prossimità per contrastare il disagio abitativo e accompagnare le famiglie più fragili verso l’autonomia.

Al centro della sessione pomeridiana un interessante dibattito sul ruolo politico dell’impresa a “impatto sociale” per costruire il benessere della comunità. Imprenditori, economisti e giornalisti hanno dialogato con le istituzioni regionali e locali, il sistema finanziario, le organizzazioni sindacali e le imprese, con la gradita e prestigiosa partecipazione del nuovo sottosegretario al lavoro Steni di Piazza. «Serve una rivoluzione culturale – ha esordito il sottosegretario – un’agenda sociale condivisa, che spinga il privato sociale, gli attori produttivi e la politica a dialogare insieme e avviare strade coese per contribuire allo sviluppo delle comunità e dei territori. Ѐ importante far comprendere che essere impresa sociale non significa lavorare in deficit o produrre buchi economici ma perseguire un utile che non è il profitto ma il bene comune. Soltanto con questo cambio di paradigma le imprese sociali possono acquisire un ruolo centrale nell’assetto economico e politico del Paese».

Il senso di questa sfida anche negli interventi di Leonardo Becchetti, economista, co-fondatore e direttore scientifico di NeXt Nuova Economia Per Tutti e Riccardo Bonacina, giornalista e fondatore di Vita Non Profit. L’economia della felicità, la capacità imprenditoriale di stimolare e creare processi partecipativi tra le comunità ma soprattutto la necessità di comunicare azioni e strategie operative affinché diventino contenuti politici.

È il coraggio di essere impresa anche al Sud la grande sfida lanciata da Palermo e di guardare a un futuro possibile che passa prima di tutto dalla capacità di “generare impatto sociale”. Nei suoi 25 anni la Rete Solco ha sempre fatto una scelta di campo non essere soltanto una rete di imprese ma svolgere una forte azione culturale, compiendo delle battaglie culturali per le comunità. Diritti per i disabili a vivere una vita in autonomia, favorire processi di inclusione sociale e lavorativa, accompagnare i giovani affinché determinino il loro futuro, contrastare le mafie e accogliere chi arriva nella nostra terra.

Battaglie che passano dalla consapevolezza di realizzare un modello di economia civile partecipativo, che rimetta al centro le persone e sia artefice di quel cambiamento che si costruisce con il protagonismo di tutti. Proprio attorno al tema della responsabilità civile e della sostenibilità è stata dedicata la serata conclusiva dell’evento, che si è svolta nella Galleria D’Arte Moderna, aprendo in Sicilia il cartellone nazionale di eventi intitolati ai Saturdays for Future.

L’iniziativa è stata lanciata da NeXt Nuova Economia Per Tutti e ASviS, con l’obiettivo di trasformare il penultimo giorno della settimana, quello dedicato alla spesa, in un momento di forte sensibilizzazione e impegno al consumo responsabile a favore di uno sviluppo sostenibile.

La mobilitazione nazionale, che si terrà il prossimo 28 settembre, giorno successivo allo sciopero globale degli studenti per la lotta al cambiamento climatico, invita non soltanto i giovani, quelli spronati dalla sedicenne Greta Thunberg, ma anche famiglie, associazioni e aziende a consumare meno in termini di energia e materiali, riciclando di più, non solo rifiuti ma anche abiti e oggetti e scegliere di acquistare da aziende sostenibili. In sostanza, votare con il portafoglio.

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