Catania: nasce un nuovo itinerario culturale nel parco dell’Alcantara

Una nuova idea del mecenate Antonio Presti che inizia un nuovo percorso di donazione alle comunità dei parchi dell’Etna e dell’Alcantara nel catanese. Si chiama controesodo questo nuovo percorso organizzato da Il cantico di San Francesco in collaborazione con diverse amministrazioni del catanese.

L’inaugurazione delle opere monumentali si terrà  in diversi giorni e in posti differenti. Mercoledì 2 ottobre a Randazzo alle 10.30 e Graniti alle 16.00; giovedì 3 ottobre a Malvagna alle 10.30; venerdì 4 ottobre a Castiglione di Sicilia alle 10.30; sabato 5 ottobre a Gaggi alle 10.30 e a Motta Camastra alle 17.30 e infine domenica 6 ottobre a Bosco delle Betulle Crateri Sartorius alle 09.30 e a Piedimonte Etneo alle 16.30.

Il nuovo progetto di Presti si chiama Controesodo, ma è anche l’equazione etica di una contemporaneità che si rifugia nell’omologazione del pensiero globale; un movimento sociale che deve trovare nelle nuove generazioni la restituzione della bellezza dei luoghi; l’unione di intelligenze che sfuggono alla forza centrifuga dell’esodo e che ritrovano il futuro nel valore universale di essere comunità.

Sull’asse antropologico e sociologico che vede scorrere intere comunità di giovani verso luoghi “altri” dalla Sicilia, con uno sradicamento e un distacco che annulla ogni futuro, Antonio Presti ha deciso di infondere Luce sui valori dell’identità e dell’appartenenza, restaurando la forza della specificità e il valore della conoscenza come strumento di unione e di relazioni maieutiche.

Per mesi oltre 30mila abitanti e 3mila studenti di undici comuni che si nutrono della forza della Grande Madre Etna e del fiume Alcantara che nasce dai Nebrodi, sono stati protagonisti di un processo creativo condiviso, con laboratori fotografici che hanno immortalato sguardi, emozioni, passioni per diventare installazioni dell’anima e battezzare le comunità con le parole del Santo d’Assisi. L’obiettivo del “Controesodo” – che ha coinvolto i comuni di Piedimonte Etneo, Randazzo, Linguaglossa, Castiglione di Sicilia, S. Alfio, Milo, Malvagna, Motta Camastra, Graniti, Gaggi e Francavilla – è quello di rivitalizzare il presente grazie alle più solide agenzie educative, in primis la famiglia e la scuola, rinsaldando i legami con la natura e il paesaggio, le reti delle persone e le infrastrutture identitarie delle comunità.

“Dopo il riconoscimento internazionale della Fiumara d’Arte e del Museo Albergo Atelier sul Mare Valle dell’Halaesa Parco dei Nebrodi, nei 40 anni di impegno civile, solitudini culturali e battaglie istituzionali, che grazie al valore politico della Bellezza hanno rigenerato e restituito identità ai territori della Valle dell’Halaesa, oggi famosi in tutto il mondo – spiega il maestro Presti – oggi più che mai, invece di nutrirmi passivamente del riconoscimento della mia storia, sento la necessità di scegliere la via del Ringraziamento, continuando ancora a seminare. Lo spirito che anima l’amare è sempre seminare, e quando si è sentimentalmente legati con il cuore a un territorio, si fa di tutto per tentare di farlo sopravvivere e di sopraffare i pensieri di morte, abbandono e afflizione che anestetizzano l’anima. Dire che in questi territori non c’è futuro, non c’è lavoro, non ci sono più giovani, vuol dire affermare la morte del futuro; scoprire che in alcuni paesi ci sono scuole con soli 30 bambini non può lasciare nell’indifferenza.

Questo esodo subdolo nasce dalla manipolazione del pensiero: i giovani già al liceo, con l’avallo dei genitori, dicono Io devo andare via dalla Sicilia”, perché a quel giovane abbiamo innestato il pensiero dell’abbandono della Grande Madre Sicilia. Questa terra ha bisogno dei suoi bimbi. Non dovete andare via, proviamoci. Perché in Sicilia non manca il lavoro, manca l’educazione al lavoro e quel senso del sacrificio che può diventare intraprendenza e industriosità. Rispetto a una cultura generazionale che è cresciuta nell’assistenzialismo e nell’immobilismo, dobbiamo progettare questo controesodo”.

C’è una strategia politica culturale mondiale che vede allontanare i giovani dalle piccole comunità per creare solo cimiteri territoriali – continua Antonio Presti – basti pensare alle città metropolitane come Palermo, Messina o Catania: quest’ultima fra 20 anni senza i comuni pedemontani e dell’Alcantara perderà la sua vera anima, diverrà una città vuota, senza identità e senza valore di differenza. Trovare nell’Arte un nuovo percorso di ricucitura tra i territori e una nuova codifica di presente attraverso il linguaggio universale, dev’essere una delle direzioni da seguire. Allora a quello spirito di globalizzazione che vuole omologare tutto ciò che ci circonda, occorre rispondere con la semina, generando un altro innesto, diverso dalla morte. Il valore, lo spirito che anima questa differenza è rappresentato da tutti i piccoli comuni, dai loro dialetti, dai loro Santi protettori, dalle loro tipicità, dai prodotti della terra, dalle chiese, dal paesaggio. Non esageriamo con queste sagre che purtroppo a volte espropriano l’identità dei territori in nome del buon cibo o del vino: l’Etna e l’Alcantara sono storia, cultura, comunità, tradizioni, bambini, bellezza. Forse questo fa paura al potere e forse quel potere vuole distruggere tutto questo. Come si può pensare che una montagna sacra come l’Etna, dove al vertice ci sono milioni di visitatori, possa veder morire i suoi comuni? È scellerato solo il pensiero”.

Un diktat spirituale e civile che il presidente della Fondazione Fiumara d’Arte vuole lasciare come vera e propria eredità: “Occorre bilanciare universalmente un’altra visione – continua Presti – e ritornare alla bellezza, alla vita, al sogno, allo stupore di quella meraviglia che trova sempre nella conoscenza e nel sapere la sua libertà e la sua democrazia”.

Un percorso che parte proprio da Librino, dove le espressioni artistiche di cui si nutre la comunità indicheranno la via di questo nuovo itinerario turistico culturale dell’Etna e dell’Alcantara: “Il controesodo vuole trovare nei bambini, nelle scuole e nelle famiglie quel processo educativo che serve a riprogettare il futuro – continua Presti – dopo la prima esperienza del Cantico, questa rete civica confermerà la nascita di un nuovo percorso spirituale dei territori. E se questa rete lavorerà sempre, ogni anno, educando i giovani all’amore per i luoghi natii, riusciremo a rispondere concretamente alle criticità di questo presente”.

Qual è il desiderio più grande di Antonio Presti? “Mi piacerebbe continuare la mia azione culturale e artistica con la donazione di grandi opere monumentali, così come ho fatto alla Fiumara, e con la creazione di processi creativi che coinvolgano le comunità con azioni attive. Tutto questo vorrei farlo anche in nome di un dono che viene e che nasce da Librino: un quartiere periferico che ha avuto un’esperienza positiva con la Bellezza e che oggi non prende solo per sé, ma in nome di quella stessa periferia vuole donare ad altre comunità, che sono forse ancora più periferiche di Librino. Una rete civica in continuo movimento, che si aprirà a tutte quelle comunità che vorranno aderire”.

L’appello è rivolto alle istituzioni del territorio (l’aeroporto Fontanarossa di Catania, i comuni, gli enti di promozione turistica) e soprattutto ai viaggiatori “che potranno scegliere questo itinerario artistico e culturale che troverà, anche grazie alla loro presenza, un valore di rigenerazione. Il viaggiatore, non il mero turista, riacquista così un valore etico e di rigenerazione, ritornando ad essere soggetto politico di restituzione dei territori e contribuendo a riconsegnare la parola “futuro”. Non vogliamo quei turisti predatori di un attimo universale con i selfie, ma viaggiatori dell’anima. Tutto questo è successo alla Fiumara d’Arte di Tusa con i 12 comuni dell’Halaesa, e adesso vogliamo che prosegua in questi territori”.

“Sono molto felice di iniziare il mio battesimo ai piedi del Vulcano Etna e sulle sponde del fiume Alcantara – conclude Presti – le immagini dei bambini che trovano nella famiglia il valore principale di essere comunità, invitano a rallentare, per trovare un bilanciamento proprio con quell’accelerazione che negli ultimi vent’anni ha decretato il fallimento dell’umanità. Lì, in quei paesi, dove il valore del tempo si nutre di attimi, e non di pil, economie e tecnologie, l’uomo potrà decelerare per ritrovare il valore dell’ascolto. E quando l’umanità ritorna ad ascoltare e ad ascoltarsi, trova il suo senso e il suo sentire nel Ringraziamento: quel cuore che ancora a tamburo di bellezza restituisce la parola futuro”.

 

IL PROGRAMMA

Mercoledì 2 Ottobre 2019 – FESTA DEI NONNI

RANDAZZO | ORE 10.30

Inaugurazione installazione artistica “IL CANTICO DI RANDAZZO” – NONNI

Piazza Loreto

Scuole: Circolo Didattico Don Milani- Dirigente prof.ssa Rita Pagano

Istituto Comprensivo E. De Amicis – Dirigente prof. Salvatore Malfitana

Sindaco: Alfio Ragaglia

GRANITI ORE 16.00

Inaugurazione installazione artistica “IL CANTICO DI GRANITI” – NONNI

Presso la Villa Comunale

Scuola: I.C. Francavilla di Sicilia sede Graniti – Dir. prof.ssa Maria Rita Lo Giudice

Sindaco: dott. Paolino Lo Giudice.

Giovedì 3 Ottobre 2019

MALVAGNA | ORE 10:30

Inaugurazione installazione artistica “IL CANTICO DI MALVAGNA” – NONNE

Via Garibaldi, presso Scuole.

Scuola: I.C. Francavilla di Sicilia (Malvagna) – Dir. prof.ssa Maria Rita Lo Giudice

Sindaco: dott. Giuseppe Cunsolo

Venerdì 4 Ottobre 2019 – FESTA DI SAN FRANCESCO

CASTIGLIONE DI SICILIA | ORE 10:30

Inaugurazione installazione artistica “IL CANTICO DI CASTIGLIONE DI SICILIA” – MAMME

Via Margherita

Scuola: Istituto Comprensivo S. Calì Linguaglossa – sede di Castiglione di Sicilia Dirig. dott.ssa Venera Marano

Sindaco: dott. Antonio Camarda

Sabato 5 Ottobre 2019 – LE GRANDI MADRI

GAGGI ORE 10.30

Inaugurazione installazione artistica “IL CANTICO DI GAGGI” – MAMME

Viale Regina Margherita, presso Scuola R. Lambruschini

Scuola: Istituto Comprensivo Giardini sede Gaggi, Dirigente prof. William D’Arrigo

Sindaco: dott. Giuseppe Cundari

MOTTA CAMASTRA ORE 17.30 – FESTA DELLA NOCE

Inaugurazione installazione artistica “IL CANTICO DI MOTTA CAMASTRA” – MAMME

Via Roma parte sottostante Piazza Giovanni Verga.

Scuola: Istituto Comprensivo Francavilla di Sicilia sede di Motta Camastra, Dirigente: prof.ssa Maria Rita Lo Giudice

Sindaco: geom. Carmelo Blancato

MOSTRA “NOI SIAMO BELLEZZA” | Associazione Famiglie Persone Down Catania – foto di Antonella Cunsolo e Gabriele Strazzeri dell’Ass. Studio Art’è Fotografia.

Presso Antico Frantoio – Istituto per la Cultura Siciliana – La Voce dell’Isola.

ARCHIVIO SOCIO ANTROPOLOGICO – SALONE BARBIERE COSENTINO

Corso Umberto 109 – IDENTITÀ E COMUNITÀ

Domenica 6 OTTOBRE 2019

BOSCO DELLE BETULLE CRATERI SARTORIUS- PASSEGGIATA

In collaborazione con l’Amministrazione Piedimonte Etneo

Organizzata dall’associazione: Salviamo i boschi con la partecipazione: CAI Acireale, CAI Giarre, WWF Sicilia Nord Orientale Catania, Alpinismo giovanile CAI Acireale, Alternanza scuola lavoro Liceo scientifico Archimede di Acireale, Vivi Simeto, Assicurazioni olistica etnea, Associazione Almayoga, STOCUSVIT, Associazione Famiglie Persone Down Catania, Associazione Controvento Catania, Società cooperativa Pietrangolare Comiso

09:30 Raduno dei partecipanti nella piazza Municipio di Sant’Alfio

10:30 Inizio passeggiata Bosco delle Betulle Crateri Sartorius

12:30/13:00 PRANZO A SACCO

PIEDIMONTE ETNEO ORE 16.30

Inaugurazione installazione artistica “IL CANTICO DI PIEDIMONTE ETNEO” – PAPÀ

Via Novara

Scuola: I.C. G. Macherione G. Galilei sede di Piedimonte Dirigente prof. Salvatore Puglisi

Sindaco dott. Ignazio Puglisi

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