Tre persone sono state fermate a Messina per sequestro di persona, tratta di esseri umani e tortura. I fermi sono stati disposti dalla Dda di Palermo.
I tre avrebbero trattenuto in un campo di prigionia libico decine di profughi pronti a partire per l’Italia. Testimoni che li hanno identificati hanno raccontato di essere stati torturati, picchiati e di aver persino visto morire compagni di prigionia.
I tre gestivano per conto di un’organizzazione criminale un campo di prigionia a Zawya, in Libia, dove i profughi pronti a partire per l’Italia venivano tenuti sotto sequestro e rilasciati soltanto dopo aver pagato un riscatto. I tre dovranno rispondere, a vario titolo, di violenza sessuale, associazione a delinquere finalizzata alla tratta di persone, tortura, omicidio, sequestro di persona a scopo di estorsione.
I tre fermati si trovavano nell’hot spot di Messina. Si tratta di Mohammed Condè, alias Suarez, originario della Guinea, 27 anni; Ahmed Hameda, egiziano, 26 anni e Mahmoud Ashuia, egiziano 24enne.