Catania: rapinatori di banche in Toscana e Liguria arrestati

Erano tutti e tre catanesi i rapinatori che prendevano di mira banche dell’alta Toscana e della Liguria. I tre sono stati arrestati dai carabinieri del comando provinciale di Lucca con il supporto dei carabinieri di Catania.

In esecuzione all’ordinanza di custodia cautelare in carcere del Gip, Alessandro Trinci, emessa a carico di cinque pluripregiudicati residenti a Catania e provincia. Il Gip ha condiviso le richieste avanzate dal procuratore della repubblica di Lucca, Pietro Suchan e dal sostituto procuratore titolari delle indagini, Lucia Rugani che hanno ritenuto ampiamente riscontrate le risultanze investigative dei carabinieri del nucleo investigativo del comando provinciale di Lucca dopo una lunga e complessa attività di indagine.

Per tutti l’accusa è di rapina aggravata, in relazione a due rapine perpetrate il 30 aprile a Lunata di Capannori presso la cassa di risparmio di Volterra e il 5 luglio al Monte dei paschi di Siena di Marina di Massa. In entrambi gli episodi i malviventi, per farsi consegnare il denaro, minacciarono e colpirono ripetutamente con calci e pugni gli impiegati, tanto che uno di questi riportò lesioni giudicate guaribili in otto giorni.

Le indagini dei carabinieri hanno permesso di accertare che i soggetti colpiti dalle misure restrittive, quasi tutti rapinatori seriali con numerosi precedenti alle spalle, avevano messo a punto un articolato disegno criminoso che prevedeva la commissione di numerose rapine nelle province dell’alta Toscana e in particolare in quelle di Lucca ,Pisa e Massa, nonché in Liguria, in provincia di La Spezia, riuscendo a portarne a termine due nelle province di Lucca e Massa.

Gli arrestati, provenienti dalla Sicilia a bordo di automezzi non direttamente riconducibili agli stessi, utilizzavano come base d’appoggio un appartamento nel centro di Massa. Un punto strategico che gli permetteva di effettuare i sopralluoghi agli obiettivi individuati e preparare nei minimi dettagli i colpi da realizzare successivamente.

Le misure cautelari, che hanno condotto in carcere i rapinatori in trasferta, hanno permesso di interrompere un progetto criminoso che aveva già creato allarme sociale e altro ne avrebbe potuto ulteriormente provocare con evidenti riverberi negativi sulla percezione della sicurezza pubblica nelle aree interessate, tenuto conto che, solo tra giugno e luglio, il gruppo aveva effettuato una ventina di sopralluoghi ad altrettanti istituti di credito nelle province citate, tutti accuratamente documentati nel corso delle indagini.

Uno dei tre rapinatori fungeva da palo mentre gli altri, travisati, entravano nelle banche armati di cutter o di un piede di porco afferrando con violenza per il collo e per i capelli gli impiegati, strattonandoli e colpendoli con calci e pugni per obbligarli a consegnare loro il denaro contante per oltre 5 mila euro in un caso ed un centinaio nell’altro.

La visione delle immagini del sistema di video sorveglianza installati nelle banche, hanno permesso di ricostruire le azioni del gruppo criminale stabilmente dedito alla commissione di rapine ai danni di istituti di credito, individuandone componenti ed esecutori materiali.

Il concreto e attuale pericolo di reiterazione dei reati ad opera di pluripregiudicati organizzati e specializzati nella commissione di reati contro il patrimonio e la persona hanno portato all’emissione da parte del Gip di provvedimenti cautelari nei confronti di Giuseppe Cosentino, 57 anni; Giuseppe Iuppa, 47 anni; Glauco Csentino, 26 anni.

Gli arrestati sono stati associati al carcere della città etnea dell’elefantino a disposizione dell’Autorità giudiziaria di Lucca che vede ne procuratore capo della Repubblica, Pietro Suchan, e nel sostituto procuratore, Lucia Rugani, i titolari dell’indagine.

Commenti
Caricamento...

Utilizzando il sito, accetti l'utilizzo dei cookie da parte nostra. maggiori informazioni

Questo sito utilizza i cookie per fornire la migliore esperienza di navigazione possibile. Continuando a utilizzare questo sito senza modificare le impostazioni dei cookie o cliccando su "Accetta" permetti il loro utilizzo.

Chiudi