Tortorici (Me): successo per la conferenza di Vittorio Barbagiovanni sulla luna

Anche a Tortorici, centro nebroideo del messinese, è stato celebrato il cinquantesimo anniversario dello sbarco dell’uomo sulla luna. A farlo ci ha pensato l’ingegnere aerospaziale Vittorio Barbagiovanni ora in pensione, anche scrittore e compositore. L’appuntamento, molto partecipato, con la conferenza culturale nella sala eventi del circolo dei maestri Umberto I, è stato organizzato dal comune di Tortorici in collaborazione con il centro di storia patria dei Nebrodi e le associazioni riunite pro Tortorici. I lavori sono stati presentati dall’avvocato Calogero Randazzo, già presidente del centro di storia patria dei Nebrodi.

Era il 19 luglio del 1969 quando l’uomo mise piede per la prima volta sulla superficie lunare. “Un’impresa temeraria – ha sottolineato Barbagiovanni – bastava un piccolo errore per far naufragare l’intera missione. Si può dire senza ombra di dubbio che l’ingegneria aerospaziale è nata durante la seconda guerra mondiale con Wernher von Braun, il quale ideò e realizzò il primo razzo balistico di utilizzazione pratica della storia per l’esercito tedesco”.

Vittorio Barbagiovanni (nella foto con i nipoti), illustre cittadino oricense che vive a Roma per la maggior parte dell’anno, non manca mai di ritornare al suo paese natale che porta sempre con sé nel cuore. Nel corso dell’interessante convegno Barbagiovanni ha ripercorso quelle che sono state le tappe che hanno portato l’uomo ad arrivare sulla luna: da Jurji Gagarin, il primo cosmonauta della storia, alla cagnetta Laika e della contesa fra America e Russia del primato di arrivare sulla luna.

Al termine della conferenza oricense, a cui hanno partecipato anche sindaco e vice sindaco, è stato proiettato un filmato montato dallo stesso Barbagiovanni che presentava tutti gli eventi descritti nella conferenza. Il silenzio che si ha nello spazio dal momento dell’inizio del viaggio verso la luna e quello del ritorno a terra è stato coperto da due motivi musicali: Gabriel’s Oboe di Ennio Morricone e “Pater noster”, composto dallo stesso Vittorio Barbagiovanni.

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