Naso (Me): in occasione della manifestazione dell’”ass. Sorge il sole”, nuovi propositi ed impegni concreti.

sanità, scuole e viabilità

Pochi giorni fa, l’associazione onlus Onlus “sorge il sole” ha organizzato l’evento”il ciclo della natura: un viaggio tra percezione ed emozione”.

Anche quest’anno il “centro diurno Navacita” ha illustrato al pubblico una mostra interessante. Attraverso gli stimoli principali che la natura ci offre, anche i giovani con patologie specifiche riescono a cogliere ed esprimere il senso del mondo che ci circonda.

Durante la giornata, presenti alcune figure professionali ed esponenti politici il cui contributo diviene fondamentale per il settore sanitario e formativo.

Hanno presenziato con la loro visita: Paolo La Paglia, direttore generale dell’A.S.P.; Domenico Sindoni, direttore sanitario dell’A.S.P.; Tindaro Ceraolo, responsabile dipartimento salute mentale dell’A.S.P.; Antonio Catalfamo, deputato assemblea generale; Ella Bucalo, commissione lavoro camera deputati. Ad accogliere le cariche Daniele Letizia, sindaco di Naso; Gaetano Nanì, presidente del consiglio; Maria Parasiliti, assessore servizi sociali; Maria Toscano, presidente dell’associazione sorge il sole onlus.

Gli esponenti sopra indicati, tal’altro, hanno colto l’occasione per far visita a Gabriel presso la struttura R.E.M.S. (residenza sanitaria psichiatrico-detentiva presente a Naso) per congratularsi personalmente per l’ottenimento della sua laurea in ingegneria informatica.

La Paglia ha affermato il ruolo indispensabile delle suddette strutture che offrono servizi territoriali indispensabili che tal’altro tornano a vantaggio delle strutture ospedalire. “Stiamo valutando in collaborazione con il Comune di Naso, la possibilità di aprire un centro residenziale, se ciò avvenisse sarebbe il secondo centro in Sicilia dopo quello di Trapani”.

Ma non soltanto servizi sanitari, la presenza di Ella Bucalo e di Antonio Catalfamo ha dato la possibilità di affrontare tematiche territoriali attuali che oltre alla sanità abbracciano le scuole e i collegamenti stradali.

Ella Bucalo ha affrontato l’argomento attualissimo sulla “regionalizzazione delle scuole”, tema rinviato due volte al consiglio dei ministri. “Su questa tematica – chiarisce la Bucalo – si deve capire bene il contenuto”. Attualmente in Italia sono tre le regioni che hanno fatto un accordo preliminare, il Veneto, la Lombardia e l’Emilia Romagna. Quest’ultima chiede un regime scolastico autonomo, il Veneto e la Lombardia vogliono la centralizzazione delle LEP. “Dobbiamo capire fino a che punto vogliono spingersi queste regioni, se vogliono ottenere quelle che sono le competenze esclusive dello Stato, tutto questo comporterebbe un ulteriore divario tra nord e sud su quelli che sono i livelli minimi essenziali da garantire a tutta la nazione”.

Ad Antonio Catalfamo è stata posta la riflessione sulla fatiscente situazione delle strade e delle ferrovie dell’isola sicula, in quanto insieme al suo gruppo parlamentare “fratelli d’Italia” hanno pensato di chiedere al Governo un impegno, attraverso l’abolizione del pedaggio autostrale per compensare i disagi che subiscono i cittadini.

La regione siciliana da sola non può sospendere i pedaggi, è necessario un parere positivo dato dalla commissione parlamentare nazionale.

Strani propositi su cui riflettere, non pagare il pedaggio autostradale perché i collegamenti sono fatiscenti quando poi da Salerno in giù queste sono le uniche tratte ove si paga.

Alla domanda com’è possibile essere a favore di un ponte il cui progetto stilato andrebbe a coadiuvare un equipe internazionale e contemporaneamente vi sono ferrovie e autostrade paragonabili a stati del terzo mondo il deputato Catalfamo risponde: “in effetti dobbiamo fare il massimo sforzo per migliorare le nostre vie di comunicazione, il presidente Musumeci lo scorso luglio è stato a Roma per chiedere la realizzazione della Catania – Ragusa, speriamo di far sbloccare tutti i nodi per far partire le pratiche inerenti il ponte”.

Strana la Sicilia, si parla di ponte prima ancora di avere strade e ferrovie all’altezza.

 

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