Priolo (Sr): emergenza amianto, chiude la scuola materna Plesso La Pineta

A Priolo Gargallo, nel siracusano, chiude la scuola materna Plesso La Pineta per l’emegenza amianto. Il presidente dell’osservatorio nazionale amianto, Ezio Bonanni dice: “bene la chiusura della scuola con amianto. Sollecitiamo il governo nazionale ad assumere iniziative di bonifica di tutte le 2.400 scuole italiane”.

Bonanni lancia un appello al premier Conte: “intervenga con urgenza per la chiusura delle scuole con amianto”.

Pippo Gianni, sindaco di Priolo Gargallo, componente del comitato tecnico scientifico Ona, ha disposto la chiusura della scuola materna Plesso La Pineta per salvaguardare l’incolumità e la sicurezza di quanti operano all’interno dell’immobile.

L’edificio non risponde agli attuali requisiti di sicurezza ed igienico-sanitari, non è idoneo strutturalmente in quanto dalla realizzazione non è mai stato oggetto di adeguamenti: si tratta di un prefabbricato con tamponamenti esterni in pannelli sandwich in lastre di cemento-amianto.

La sua chiusura è disposta fino alla rimozione della situazione di pericolo e, pertanto, per tutto il tempo necessario affinché vengano finanziati ed eseguiti i lavori di adeguamento e/o demolizione e ricostruzione.

“Sollecitiamo il governo Nnzionale ad assumere iniziative di bonifica di tutte le 2400 scuole italiane”, è il commento del presidente dell’osservatorio nazionale Amianto, Ezio Bonanni, e componente della commissione amianto istituita dal ministro dell’ambiente, Gen. Sergio Costa, che, nel corso dei lavori della commissione, ha a più riprese insistito affinchè fossero adottati gli strumenti tecnico normativi e finanziari per la bonifica dell’amianto nelle 2440 scuole italiane segnalate per presenza amianto.

In occasione dell’ennesimo ritrovamento della fibra killer nelle scuole materne, Bonanni rivolge un appello al Premier Conte: intervenga il Consiglio dei Ministri con un decreto legge e/o con altri strumenti tecnico legislativi di urgenza per la chiusura di tutte le scuole con amianto e di bonificazione e messa in sicurezza, per evitare le esposizioni degli alunni e del personale docente e non docente. L’amianto nelle scuole, denunciato dall’ONA fin dal 2012, sta procurando una epidemia di mesoteliomi (più di 100 casi, di cui almeno 91 censiti dal ReNaM fino al 2015), e sono almeno altri 400 i decessi causati dalle altre patologie asbesto correlate, solo tra il personale docente e non docente. E’ ora che il Governo Nazionale giallo verde, che lo ha inserito nel contratto di governo, già l’anno scorso, assuma iniziative concrete. Siamo fiduciosi nell’operato del Ministro Costa e degli altri Ministri e del Premier, ma riteniamo che ci debba essere un’accelerazione dell’adozione di queste iniziative”.

La problematica dell’amianto all’interno delle scuole è segnalata dall’ONA da anni, invitando ad avviare le bonifiche degli istituti scolastici, al fine di tutelare la salute dei lavoratori e quella degli alunni che ogni giorno li frequentano. Dal 1993 ad oggi il Registro nazionale mesoteliomi, istituito che censisce le neoplasie dovute all’amianto (pleura, peritoneo, pericardio e tunica vaginale del testicolo) evidenzia almeno 91 casi di docenti nel comparto istruzione: 58 uomini e 33 donne. A scorrere le categorie professionali, c’è da restare di sasso: 37 insegnanti, 7 bidelli, 6 tecnici-chimici e via di questo passo. Non è data sapere la loro sorte, ma considerando quanto sia infausto l’esito della malattia dopo la diagnosi, è legittimo supporre che siano deceduti.

“Continueremo dentro e fuori le istituzioni la nostra battaglia contro l’amianto”, dichiara l’On. Pippo Gianni, redattore dell’ordinanza di chiusura, gli fa eco Calogero Vicario, coordinatore ONA Sicilia: “sempre più determinati a batterci in Sicilia, come nel resto d’Italia per rimuovere tutto l’amianto presente nelle scuole ed evitare che i nostri ragazzi continuino ad essere vittime della fibra killer che uccide in modo silenzioso”, dichiara.

 

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