Caltagirone (Ct): la Cavalleria rusticana aprirà il Mythos opera festival

Sarà Cavalleria rusticana di Mascagni ad aprire domani sera alle 21.00 a Caltagirone, nel catanese, il Mythos opera festival. Scenografia naturale dell’opera sarà la scalinata di Santa Maria del Monte, patrimonio Unesco, tra i monumenti più visitati e ammirati della Sicilia.

Una scelta singolare voluta da Nino Strano, direttore artistico del Mythos, qui anche nella veste di regista. “Sono orgoglioso di questa idea, subito accolta dal sindaco Gino Ioppolo – racconta Strano – è la prima volta che un’opera viene messa in scena lì. Non invaderemo la scalinata con manufatti che offendono la scena. La lasceremo molto libera, parca, spartana, perché la scenografia è già la scalinata.

Caltagirone tra pochi giorni festeggerà San Giacomo, il suo Patrono. Saranno giorni in cui sarà invasa da centinaia di migliaia di turisti che vedranno quella Scalinata infiorata e illuminata”. A firmare la regia anche il maestro René Fiorentini. “Sono contentissimo di essere tornato in Sicilia – ha detto il regista – per seguire questo meraviglioso progetto. Devo ringraziare pubblicamente Nino per avermi coinvolto. Faremo di tutto per realizzare una bella Cavalleria Rusticana”.

Al centro delle vicende, tratte dall’omonima novella di Giovanni Verga, il tormentato amore tra Lola e Turiddu, che finirà tragicamente. Lola è infatti sposata a compare Alfio. Quest’ultimo, appreso da Santuzza, promessa sposa di Turiddu, della relazione tra i due, affronterà in duello il rivale.  Nei panni di Turiddu, passionale e vulcanico, il tenore Roberto Cresca. Il soprano Luciana Pansa interpreterà Santuzza, il baritono Jorge Tello sarà compare Alfio ed il mezzosoprano Karina Demurova sarà Lola. Infine, nei panni di mamma Lucia, la mezzosoprano Eugenia Babich. Tra i momenti più emozionanti ed evocativi della Cavalleria Rusticana, oltreché tra le musiche più celebri dell’opera lirica italiana, l’Intermezzo sinfonico, intenso e struggente. Ad eseguirlo l’Orchestra Filarmonica della Sicilia, diretta dal maestro Francesco Di Mauro. Sulla scena anche il Coro Mediterraneo, diretto da Alessandra Pipitone. I costumi sono stati confezionati da Angela Chezzi. Le coreografie sono firmate, invece, da Elisa Laviano, in collaborazione con il maestro Claudio Licciardi dell’associazione Danza.

 

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