Milazzo (Me): logopedista maltratta i piccoli pazienti, sospeso dal servizio

I bambini che aveva in cura, affetti da gravi patologie, temevano il momento in cui dovevano andare a fare la terapia logopedistica all’Ais di Milazzo. Il professionista, 51 anni, infatti, li maltrattava e loro lo temevano.

I primi ad accorgersi che qualcosa non andava sono stati i genitori di alcuni bambini che hanno registrato comportamenti anomali nei propri figli e hanno segnalato il tutto all’autorità giudiziaria.

Dopo mesi di indagini, avviate lo scorso novembre, gli agenti della polizia di Stato di Milazzo, nel messinese, hanno sospeso il logopedista dal servizio.

In alcuni casi i bambini avevano manifestato un atteggiamento di assoluta ritrosia ad effettuare le terapie con l’indagato, chiudendosi in un mutismo anomalo che aveva destato nei genitori una comprensibile preoccupazione.

Le indagini hanno permesso di appurare che i malesseri dei piccoli pazienti e le preoccupazioni dei loro genitori non erano infondate. L’indagato è stato ritenuto responsabile di condotte particolarmente odiose e brutali nei confronti dei piccoli assistiti, affetti da gravissime patologie cognitive (fra cui autismo e sindrome di down) e dunque incapaci di reagire.

Tali gravissimi comportamenti si manifestavano in schiaffi, strattonamenti, abbandono a sé stessi dei pazienti, disinteresse nei loro confronti ed assenza di terapia e venivano posti in essere con regolarità, evidenziando una totale assenza di professionalità e l’esclusiva dedizione alle proprie faccende personali, durante l’ora in cui avrebbe dovuto invece praticare la necessaria terapia.

L’indagato durante le sedute controllava costantemente il proprio cellulare, scattandosi delle foto, si confezionava delle sigarette, guardava video su siti e social network. Insomma, si disinteressava completamente ai piccoli pazienti che aveva in cura.

In alcune occasioni ha avviato ad inizio seduta un filmato della fiction “il commissario Montalbano” e una puntata del cartone animato per bambini “Masha & orso”, lasciando abbandonati a sé stessi i piccoli, rimasti a guardare il monitor. Il professionista ha mostrato totale indifferenza per i pazienti bisognosi di sostegno e, quindi, della gravità dell’odioso comportamento accertato. IL professionista per 10 mesi non potrà lavorare, né all’Aias di Milazzo né in qualsiasi altra struttura convenzionata.

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