Milazzo (Me): Asso, “l’oncologia sui banchi di scuola”, primo premio al Majorana

Tutti insieme a Milazzo, nel messinese, per celebrare il dodicesimo anniversario della nascita dell’Asso, associazione siciliana per il sostegno oncologico, che opera intensamente sul territorio locale e riconosciuta anche a livello nazionale grazie all’impegno assunto dal suo presidente,  Vincenzo Adamo, originario di oncologia medica dell’Unime e direttore dell’unità operativa di oncologia medica dell’azienda ospedaliera Papardo di Messina.

Per l’occasione, la stessa associazione ha organizzato l’evento dal titolo “12 anni assieme per l’informazione, la prevenzione e il corretto stile di vita nella lotta contro i tumori” tenutosi al Palacultura di Messina alle 19.30.

La segreteria dell’Onlus, grazie all’impegno della dottoressa Francesca Cacciola ha coinvolto le scuole superiori di tutta la provincia, con l’indizione di un concorso per la realizzazione di un video, tipo pubblicità progresso.

L’obiettivo è quello di sensibilizzare i giovani su questo tema delicato. L’iniziativa è stata da subito accolta dal dirigente scolastico Stellario Vadalà dell’ITT  Majorana di Milazzo, che consapevole dell’elevato valore educativo della manifestazione ha fortemente voluto la partecipazione dei suoi ragazzi, per far emergere la loro percezione nei confronti di questa malattia e facilitare l’informazione, essenziale tra i giovani.

La serata è stata presentata da Massimiliano Cavaleri e Rachele Gerace. Ad aprire i lavori l’intervento del presidente Vincenzo Adamo che ha voluto condividere con la cittadinanza i traguardi medico-scientifici raggiunti in questi anni dall’unità operativa di oncologia del Papardo di Messina.

Il professore ha evidenziato inoltre l’importanza del percorso di umanizzazione delle cure per creare una relazione di fiducia tra il paziente, il medico e la sua famiglia, che migliori l’esito della terapia stessa e ha sottolineato tutte le attività promosse dall’A.S.S.O. a favore del benessere psico-fisico e della riabilitazione dei malati oncologici, dai corsi di Zumba a quelli di cucina, alla donazione di un pianoforte a mezza coda che possa con la sua musica dare calore e speranza ai pazienti.

La serata è stata allietata dalle musiche dei SeiOttavi, dei musicisti messinesi Troja e Cicero, del sassofonista Francesco Cafiso e dal coro di voci bianche “Note Colorate”.

Molti gli ospiti illustri, dal campione di canottaggio Giovanni Ficarra che ha evidenziato quanto sia importante la pratica sportiva nella prevenzione contro il cancro ma anche durante e dopo le terapie per gli ammalati, allo chef Antonio Lamberto Martino che ha sottolineato quanto a tavola si possa fare molto per proteggersi dalla malattia.

Madrina della festa di solidarietà è stata l’attrice e cantante Serena Autieri e protagonisti speciali loro, i malati oncologici che hanno ballato e sfilato dimostrando un coraggio e una forza interiore straordinari nell’affrontare col sorriso questo periodo carico di sofferenza.

Nel corso della serata, inoltre, sono stati premiati gli spot migliori su: prevenzione del cancro, comunicazione con il paziente, percezione del “mostro” cancro. Al Majorana di Milazzo è stato assegnato il primo premio per la “comnunicazione con il paziente”, dalla conferma della dignosi al successivo sostegno terapeutico e psicologico per affrontare la malattia.

La scuola di Milazzo ha ricevuto una targa di riconoscimento e un pc portatile grazie al video “ricostruiamoci insieme” girato dagli studenti, coordinati dai docenti Irma Saraò, Giuseppe Massimo Bucca e Antonello Alessi.

Il tema è stato scelto con l’intenzione di voler mettere in evidenza l’importanza dell’alleanza terapeutica “medico-paziente” nel processo di cura del cancro. Nel video, girato dagli studenti del Majorana, si sottolinea che oltre alle informazioni i pazienti hanno bisogno di un contatto, di un coinvolgimento detto anche “engagement”. L’atteggiamento del malato nei confronti della malattia è altrettanto importante, infatti solo con la fiducia nello specialista e con l’accettazione della cura si potranno porre in essere i presupposti per una ricostruzione della propria vita.

Il video dall’alto valore simbolico ha intensamente impressionato e coinvolto l’intera giuria, il professor Adamo in persona ha elogiato i ragazzi affermando che il loro lavoro lo ha particolarmente emozionato. Il premio è stato consegnato da una paziente oncologica che ha voluto sottolineare quanto sia toccante e significativo il titolo che rispecchia il percorso di “ricostruzione” che sta affrontando in questo periodo doloroso della sua vita.

 

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