Capo d’Orlando (Me): violenza sessuale a minorenne con difficoltà psichiche, un arresto

Andava a scuola ogni giorno con una navetta dedicata. Ma da qualche giorno, lo scorso febbraio, arrivava su una macchina guidata da un amico di famiglia che faceva lo stesso tragitto. Era un finto amico, però, perché approfittandosi dello stato di difficoltà psichiche della ragazza, abusava sessualmente di lei prima di arrivare a scuola.

Ad accorgersi che qualcosa non stava andando nel verso giusto erano state alcune insegnanti della minorenne che avevano contattato gli agenti del commissariato di Capo d’Orlando, centro tirrenico del messinese.

Sempre più spesso le insegnanti avevano notato la minore scendere dalla stessa auto condotta da un uomo che era solito intrattenersi anche con altre studentesse. Così hanno deciso di parlarle e i racconti che sentono da parte della ragazza sono ben più gravi di quanto avessero immaginato.

Immediatamente iniziano le indagini condotte dagli agenti del commissariato di Capo d’Orlando che, di concerto con il sostituto procuratore del tribunale di Patti, dottoressa Parialò, oggi sono risalite ad un uomo did 59 anni che è stato arrestato questa mattina nella scuola primaria di Capo d’Orlando dove lavora.

Era proprio con la scusa di fare lo stesso tragitto che l’uomo, amico di famiglia e vicino di casa della giovane vittima, portava la ragazzina ogni giorno a scuola sulla propria auto. Peccato però che si fermasse in un casolare  nei pressi di contrada Zappulla, approfittando della ragazzina. Le violenze avvenivano sempre contro la volontà della giovane, in luoghi appartati, anche nei pressi della scuola che frequenta.

L’uomo assoggettava psicologicamente la ragazzina con minacce. Le paventava terribili conseguenze se avesse detto a qualcuno cosa succedeva fra loro. Dai tabulati telefonici sono state rilevate numerose telefonate che arrivavano esclusivamente dall’utenza dell’uomo alla ragazzina.

I sopralluoghi effettuati nei luoghi teatro degli abusi descritti dalla giovane con dovizia di particolari, confermano l’attendibilità delle sue dichiarazioni rese anche alla presenza degli inquirenti. in particolare, la minorenne ha riferito di un vecchio casolare privo di finestre e porte, utilizzato per le violenze sessuali subite, relativamente al quale gli operatori hanno constatato la perfetta coincidenza con il ricordo della vittima. Anche le vie limitrofe alla scuola venivano utilizzate dall’uomo per consumare i gravi reati.

Questa mattina l’uomo è stato arrestato nella scuola dove lavora e una volta interrogato dagli investigatori ha accusato un malore per cui è stato richiesto l’intervento del 118. Per lui si sono aperti i cancelli del carcere di Barcellona Pozzo di Gotto dove sarà interrogato nei prossimi giorni alla presenza del suo legale di fiducia, Decimo Lo Presti.

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