Capo d’Orlando (Me): turismo e rifiuti, l’altra faccia della medaglia

Dopo aver parlato con Carlos Vinci delle “case d’amare” a Capo d’Orlando e del borgo di San Gregorio sempre nel centro del messinese, abbiamo ora affrontato il tema scottante dei rifiuti, anche con volontari.

I primi due approfondimenti hanno voluto presentare un’idea di turismo e la realizzazione fattiva attraverso i progetti di un imprenditore affiancato da collaboratori. Concludiamo il tutto, confrontandoci con un’altro aspetto che come il taglio di un diamante appartiene anch’esso alla sfaccettatura di quest’isola.

Ed ecco allora che mostriamo il degrado, l’inciviltà, i limiti di una politica che non riesce a scavalcare l’ostacolo dei rifiuti.

Al centro dell’attenzione alcuni comuni del messinese: Capo D’Orlando, Naso, Brolo ed anche Torrenova. Ad essere menzionate le discariche abusive facenti parte del comune orlandino di Tavola Grande, del bosco Amola, del viale dietro il Borgo di San Gregorio.

Di certo, le discariche abusive sono onnipresenti in tutti i comuni siculi, ma di seguito ci siamo apprestati ad illustrare questa parte di territorio molto amato dai turisti.

Pertanto spiegheremo la condizione attuale di alcune discariche abusive, vedi zona Ponte Naso, famosa per la nidificazione di una specie rara di tartaruga, dove attualmente la guardia costiera ha posto i sigilli per il ritrovamento di eternit.

Spiegheremo la modalità di gestione dei rifiuti nel comune orlandino e dulcis in fundus verrà proposto il progetto di rendere comune la proposta del sindaco di Torrenova Salvatore Castrovinci. Quest’ultimo, in prima persona ed in qualità di primo cittadino, sta portando avanti una nuova logica per gestire i rifiuti. Il tutto per smontare vecchie logiche, ridurre i costi ai cittadini ed ai comuni, apportare uno sviluppo ecosostenibile collettivo e qualitativamente valido. Lo stesso Salvatore Castrovinci si è rivolto a tutti i sindaci del comprensorio commentando che diviene utile la collaborazione degli altri comuni, affinché questo progetto possa concretamente realizzarsi. Castrovinci ha dato un termine alla realizzazione di questa nuova idea sulla gestione dei rifiuti. A conti fatti e con la collaborazione di tutti, i risultati dovrebbero concretizzarsi entro il 2020, in caso contrario può dirsi mancata la realizzazione della proposta.

Diventa valido ascoltare gli amministratori dei comuni interessati.

Pertanto vi presentiamo le risposte di Gaetano Nanì in qualità di presidente del consiglio comunale di Naso.

Il sindaco di Capo D’Orlando Franco Ingrillì, ha confermato il suo interessamento alla questione e quanto prima risponderà alle domande che gli sono state poste e che allegheremo.

Gaetano Nanì, in qualità di presidente del consiglio del comune di Naso risponde.

1- A breve il tratto intercomunale Naso Ponte Naso sarà meglio fruibile grazie al suo definitivo completamento. Ciò comporterà inevitabili benefici.

Nel frattempo da un mese a questa parte, la Guardia Costiera ha messo i sigilli nella costa che si apre ai piedi del tratto interessato. Causa, una discarica abusiva con ritrovamento di materiale eternit.

Quando e come il tutto verrà ripulito?

Cosa propone di fare affinché non si ripetano questi episodi?

Grazie innanzitutto per il suo interessamento alle vicende del comune di Naso che, come vede, siamo sempre impegnati a risolvere al fine di migliorare la vita dei nostri concittadini. E’ di qualche giorno fa la notizia relativa dell’inserimento dei lavori di completamento della strada di collegamento Naso-Ponte Naso-Sinagra che rappresenta un opera di vitale importanza per la nostra comunità e non solo.

Un’opera che da più di venti anni, quasi trenta, era rimasta incompiuta per le note vicende di tangentopoli e per l’insipienza delle amministrazioni del tempo. Oggi, finalmente, uno dei punti programmatici della nostra giovane amministrazione sta vedendo l’inizio della sua realizzazione. Abbiamo quasi pronto il progetto esecutivo e che, in accordo con la Provincia Regionale di Messina, dovrebbe essere appaltato entro la fine dell’anno 2019 per un importo di quasi 4 milioni di euro.

Finalmente finirà l’odissea di affrontare quell’ultimo miglio che porterà più agevolmente gli abitanti dei Nebrodi e non solo, in quanto agevolerà anche i turisti e quindi le attività commerciali, che potranno accedere in pochi minuti al nostro territorio, se solo si pensa che in 10 minuti si potrà arrivare a Naso dallo svincolo autostradale di Brolo, ma soprattutto dal nuovo porto turistico dei Nebrodi.

Purtroppo dobbiamo registrare anche alcuni casi di degrado ambientale, ma non solo, secondo me, è un degrado culturale che ancora persiste nella popolazione, non solo nasitana, ma anche di qualche cittadino di località limitrofe. Infatti è stata rinvenuta alla foce del torrente Naso, sulla nostra spiaggia che in questi anni abbiamo valorizzato quanto più possibile, una discarica di materiale in eternit. Abbiamo subito provveduto a stanziare le somme necessarie al suo smaltimento e siamo in attesa che le autorità competenti procedano allo svincolo dell’area, sottoposta attualmente a sequestro per indagini in corso, per poter rimuovere tutto quello che qualche balordo ha lì depositato.

Purtroppo c’è molto da lavorare nell’ambito della cultura ambientale delle famiglie e sulla tutela del territorio, dal canto nostro cerchiamo di controllare il territorio con continui sopralluoghi da parte del corpo dei vigili urbani ed in collaborazione con la locale stazione dei carabinieri e della polizia. Stiamo cercando di coprire il territorio con un sistema di video sorveglianza e già qualche risultato c’è stato registrando una diminuzione dell’inquinamento ambientale o di piccoli reati ai beni pubblici.

2- In merito alla “questione rifiuti” come valuta la politica che vuole adottare il vicino sindaco di Torrenova, Salvatore Castrovinci.

Secondo lei potrebbe essere da buon esempio per i Comuni limitrofi?

La questione rifiuti è molto complessa … purtroppo noi amministratori per qualche tempo non abbiamo affrontato la questione con la giusta attenzione. Avevamo pensato che le ATO e le SRR o i commissari che venivano via via nominati avrebbero risolto loro il problema per noi. Invece così non è stato. Fino a quando abbiamo scoperto che i piani industriali ed economico-finanziari li dovevamo costruire noi stessi in relazione alle nostre conoscenze del territorio. Solo con la conoscenza delle abitudini dei cittadini ed il coordinamento delle risorse tecniche ed umane si può raggiungere un equilibrio corretto tra costi e benefici. Noi nel nostro comune possiamo ritenerci soddisfatti del livello di igiene ambientale raggiunto e di raccolta differenziata di rifiuti che mensilmente raggiungiamo. Tanto c’è ancora da fare, ma dipende, per quanto ci riguarda dalla Regione che deve preoccuparsi di creare delle infrastrutture per lo smaltimento della frazione non riciclabile …è quello l’unico problema oggi. Fino a quando non si capirà cosa fare con la frazione umida i costi a carico dei cittadini lieviteranno sempre più e noi amministratori non potremo fare altro che caricarli sulla tariffa dei rifiuti. Il comune di Torrenova, un po’ in ritardo, secondo me, sta sollevando un problema noto a tutti, ma, ripeto, lo dovevamo fare in sede d’approvazione del piano industriale ed economico-finanziario. Fa bene comunque a sollecitare, ma lo facciamo pure noi insieme a tanti altri comuni, la Regione affinché provveda, finalmente alla nuova redazione del piano rifiuti con l’individuazione delle nuove infrastrutture per l’eliminazione o la valorizzazione della componente umida o non riciclabile. In tante altre parti d’Italia e del mondo è possibile, non vedo perché in Sicilia non lo sia. Confido nella saggezza del presidente Musumeci che, da quanto mi è dato sapere, si sta impegnando per dare una soluzione definitiva alla questione. E noi saremo al suo fianco.

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