Modica (Rg): truffe informatiche, 5 persone denunciate

Cinque truffatori informatici che operavano in tutta Italia sono stati denunciati dagli agenti della polizia di Stato di Modica, nel ragusano. I cinque si servivano di noti siti di vendita per “spillare” somme di denaro, anche ingenti, agli utenti dei siti di vendita online, attraverso false inserzioni di vendita ed erogazioni di servizi a basso costo.

Uno staff di personale specializzato del commissariato di Modica è riuscito a scoprire le varie tecniche utilizzate dai truffatori per attirare l’attenzione dell’utente della rete, mettendo in atto i loro piani criminosi per farne fonte di illecito e facile guadagno.

Le indagini condotte dai poliziotti di Modica hanno avuto inizio con la ricezione di denunce per truffa sporte da cittadini residenti nei mesi scorsi, con una recrudescenza rispetto a periodi precedenti.

L’importante numero di denunce ricevute ha indotto gli investigatori ad avviare le indagini per scoprirne gli autori e tutelare gli ignari cittadini che si affidavano a false promesse fatte tramite messaggi whatsApp o email.

L’attività investigativa ha permesso di identificare e denunciare gli autori dei reati. La loro responsabilità è stata accertata anche attraverso riscontri diretti con gli istituti di emissione delle carte di credito e le compagnie telefoniche.

In un caso la vittima acquistava per la somma di 700 euro un cellulare di una nota marca, mai arrivato a destinazione. Dopo aver contattato l’inserzionista e successivamente versato l’importo tramite ricarica postepay, questi provvedeva a rimuovere l’annuncio e si dava irreperibile.

Indagini hanno consentito di individuare l’intestatario della postepay, in un napoletano di 58 anni e l’intestatario dell’utenza telefonica del presunto venditore in un giovane cittadino austriaco residente a Roma, entrambi denunciati alla competente autorità giudiziaria.

La seconda truffa riguardava il sito di polizze auto. Un utente è incappato in un vantaggioso preventivo da parte di un’agenzia che proponeva una polizza con una famosa compagnia. La vittima ha inviato una copia della carta di circolazione del veicolo e il bonifico sempre su postepay, ricevendo via email una copia di polizza assicurativa che veniva girata alla compagnia che ha riferito che era un falso e di non esserci alcun contratto con l’autoveicolo in uso alla figlia della vittima.

Accertamenti esperiti nella sede centrale delle poste italiane, hanno permesso di individuare il titolare del conto, soggetto nato e residente a Pozzioli, che il giorno successivo al ritiro del contante speditogli estingueva lo stesso. Anche questo truffatore è stato denunciato.

Un’altra truffa ha visto coinvolta una nota agenzia di viaggi del centro che, dopo aver ricevuto una prenotazione da un cliente di milano e l’impegno ad effettuare un bonifico per il viaggio, ha ricevuto da parte dell’agenzia, via email, gli estremi bancari su cui versare i liquidi.

Trascorso un breve periodo e stante il mancato versamento della somma da parte del cliente, il titolare ha contattato e richiesto copia di documentazione dalla controparte attestante il versamento.

I due hanno scoperto così che era stata inviata alla cliente una mail fittizia con un Iban diverso, riportante il logo dell’azienda. Dunque l’importo era destinato ad un altro istituto bancario il cui beneficiario era un giovane originario del Camerun, residente a Roma. Anche lui denunciato all’Autorità giudiziaria.

In molte occasioni è stato appurato dagli agenti che nell’inserzione di vendita del bene o del contratto a basso costo del servizio offerto, il falso venditore non si avvaleva di pagamenti protetti ma di forme di pagamento diretto attraverso carte ricaricabili. Il truffatore, dopo una fitta corrispondenza con l’ignaro acquirente intrattenuta tramite whatsapp o via email ne conquistava la fiducia rendendosi disponibile anche a pagamenti frazionati.

La tecnica utilizzata in questa ipotesi era quella di richiedere il pagamento immediato del 50% dell’importo pattuito e la parte restante all’atto in cui inviava la copia di una ricevuta di spedizione no risultando la tracciabilità del pacco sul sito dello spedizioniere, ovvero inserendosi fraudolentemente tra i messaggi di posta elettronica,  apponendo estremi di conto correnti di terzi.

Trascorsi giorni senza ricevere l’oggetto o il contratto di polizza, l’acquirente prendeva atto di essere stato raggirato denunciando i fatti al commissariato di Modica.

Le indagini di polizia, condotte anche attraverso accertamenti presso gli enti che hanno emesso le carte di credito e le varie compagnie telefoniche, hanno consentito di identificare complessivamente 5 soggetti autori delle truffe, tra cui molti già noti alle forze dell’ordine per aver commesso nel tempo analoghi reati in diverse regioni d’Italia.

Dopo l’identificazione dei rei, la polizia di Modica ha proceduto alla loro denuncia all’Autorità giudiziaria territorialmente competente con sede nelle località in cui le truffe si sono consumate.

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