Catania: Antonio Benanti è il nuovo presidente del consorzio di tutela vini Etna doc

È Antonio Benanti il nuovo presidente del consorzio di tutela vini Etna Doc nel catanese. A nominare Benanti è stato il neo eletto consiglio di amministrazione che ha affidato la vice presidenza a Graziano Nicosia, il più giovane del gruppo. Sono state inoltre individuate linee di indirizzo con deleghe operative ai consiglieri.

Benanti ha mantenuto per sé le deleghe per lo sviluppo e l’implimentazione dei controlli Erga Omnes, l’organizzazione e i rapporti istituzionali con la stampa. Francesco Cambria (Cottanera) curerà l’area Ambiente, sostenibilità, tutela del Territorio e fonti di finanziamento per la promozione; Seby Costanzo (Cantine di Nessuno) è delegato alla comunicazione, alle relazioni esterne e verso i soci, marketing, promozione ed eventi;  Alberto Aiello Graci (Graci) seguirà l’area evoluzione disciplinare e normative;  Federico  Lombardo di Monte lato (Firriato) sarà il riferimento per la ricerca e i rapporti con università e organismi tecnici, nonché dell’osservatorio sul mercato; Graziano Nicosia (Nicosia) seguirà l’evoluzione dell’enoturismo, la valorizzazione del sistema di accoglienza e la formazione; Piero Portale (Masseria Setteporte) sarà impegnato nei rapporti istituzionali e del territorio, nonché allo sviluppo di servizi per gli associati.

Si avvia, quindi, con determinazione il lavoro del nuovo organo direttivo del Consorzio dopo il confortante esordio al Vinitaly 2018 del grande stand ETNA e il riconoscimento ministeriale della funzione di controllo “Erga Omnes” ottenuti dal Consiglio uscente guidato da Giuseppe Mannino, invitato permanente dal Consiglio di Amministrazione nella qualità di past president.

L’ampia platea dei soci, oggi quasi 120 produttori, sono l’anima di questo Consorzio che ha dato mandato al CdA per consolidare e sviluppare le posizioni ragguardevoli già raggiunte, avendo assunto un collocamento di tutto rispetto nel panorama delle aree vocate alla produzione di vini di eccellenza.

Il consorzio festeggia nel 2018 i 50 anni della denominazione con 132 contrade a conferma di una diversità con pochi eguali, e si  trova di fronte ad una sfida tesa a ricercare innovazione, migliorare continuamente le pratiche di vigneti e cantine e la longevità dei  vini prodotti, censire il territorio nei dettagli, rafforzare la rete di relazione con gli stakeholders, onorare la “reputation” di elevatissimo livello che il “brand” ETNA, patrimonio mondiale dell’UNESCO, rappresenta nel mondo con il suo primo posto nel gradimento dei potenziali visitatori dell’Italia.

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