Caltanissetta: il sindaco verso la sfiducia?

Voteremo nuovamente la sfiducia al sindaco Ruvolo”. A dirlo sono i consiglieri comunali di Caltanissetta Oscar Aiello e Angelo Failla, che aggiungono: “la sfiducia sia però finalizzata a mandare a casa il sindaco e non a riabilitare politicamente il Pd.

Corre infatti l’obbligo di ricordare  che il Partito Democratico è stato determinante per l’elezione di Ruvolo, senza il quale non sarebbe diventato sindaco. E del danno fatto alla città dall’amministrazione Ruvolo, il PD è responsabile in solido, senza se e senza ma! Ricordiamo inoltre che il Partito Democratico è stato fino a qualche giorno fa il maggior azionista di maggioranza, occupando i ruoli istituzionali più importanti: presidente del Consiglio e vice sindaco. Ben 5 sono stati gli assessori del PD (tra i quali anche l’attuale segretario cittadino), che hanno gestito, con improvvisazione ed inadeguatezza importanti deleghe: Lavori Pubblici ed Urbanistica, Viabilità, Sviluppo Economico ed Attività Produttive, Randagismo, Piano Regolatore, Polizia Municipale, Verde Pubblico, Sanità,  Politiche Giovanili, Turismo, Ufficio Europa, Scuola e non per ultimo la scottante questioni Rifiuti – ATO Ambiente.

E dov’era il Partito Democratico il 20 Ottobre 2016 quando in aula consiliare votammo favorevolmente la mozione di sfiducia?  Perché in quell’occasione non votarono per mandare a casa Ruvolo? Fino a quando gli è convenuto sono rimasti in Giunta a Governare la città ed adesso che mancano pochi mesi alle elezioni, consapevoli del loro fallimento politico, tentano di utilizzare l’escamotage della mozione di sfiducia per far dimenticare ai nisseni le loro responsabilità.

Che questi primi quattro anni di sindacatura Ruvolo siano stati fallimentari lo dice la gente, difficilmente si riesce a trovare un nisseno che parli bene dell’Amministrazione comunale in carica. Ma che il Partito Democratico lo deduca adesso, a meno di un anno dalle elezioni, sembra proprio un po’ strano. Cos’è , finora hanno avuto il prosciutto sugli occhi? Durante la presenza da vice sindaco del segretario cittadino andava tutto bene e adesso si è giunti all’improvviso al collasso? Oppure non si sono ottenuti nuovi ruoli, nuovi rimpasti, nuovi “sottogoverni” ed allora adesso si dice che le cose non vanno?

Oppure c’è un’altra ipotesi, ben più chiara ed evidente: il PD vuole solamente smarcarsi dall’amministrazione comunale e dal sindaco proprio in vista delle prossime elezioni. Forse in segreteria comunale sperano di racimolare qualche voto in più per riuscire di ottenere almeno un consigliere comunale alle prossime elezioni?

Perchè l’alleanza di quattro anni con Ruvolo non può passare inosservata e la gente lo sa; le idee condivise sulla gestione del teatro, dei lavori pubblici, dei trasporti, dell’ambiente, dell’Ato ambiente, delle tasse, se sono andate parallelamente per quattro anni, non possono separarsi a pochi mesi dalle consultazioni elettorali; i cittadini conoscono bene ormai questi “balletti” politici.

Nè si può dar credito a voci che danno contatti tra il PD e pezzi di Forza Italia: sia chiaro che chi vuol fare alleanze con il Centrodestra non può essere di sinistra. Il Centrodestra può essere formato da una coalizione che già a livello nazionale vede quattro partiti: Noi per l’Italia-Udc, Forza Italia, Fratelli d’Italia e Lega. Possono farsi alleanze con altri movimenti, come per esempio Diventerà Bellissima ed eventuali liste civiche, che si pongono già dall’inizio nell’ambito del Centrodestra.

Ma il PD non ha nulla da spartire con il Centrodestra dopo quattro anni di fallimenti comunali, di proposte portate avanti con la forza dell’imposizione. Meno che mai è ipotizzabile un’alleanza di parti del Centrodestra con il PD; a meno che non si vogliano porre al di fuori della Coalizione. Ancora una volta si assiste ad un cambiamento di rotta da parte dei “Democratici”, ma chiaramente mirato al tentativo di salvarsi da un esito infausto delle prossime elezioni. Voteremo pertanto la sfiducia al Sindaco, ma chiederemo che le suddette motivazioni diventino parte integrante della mozione da discutere in Aula.”

 

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