Mascali (Ct): concerto cantante neomelodico non autorizzato, blitz dei carabinieri

Blitz dei carabinieri delle stazioni catanesi di Mascali e Riposto. Scoperto il concerto di un cantante neomelodico non autorizzato e l’impiego di lavoratori in nero

Concerto cantante neomelodico senza autorizzazione più impiego lavoratori in nero: blitz dei carabinieri nei locali pubblici del litorale jonico. Due i titolari denunciati.

I Carabinieri delle Stazioni di Mascali e Riposto, coadiuvati dai Carabinieri del N.I.L. di Catania, personale dell’A.S.P. di Giarre e dalle locali Polizie Municipali, al termine di un servizio finalizzato al contrasto del fenomeno dell’esercizio abusivo di pubblico spettacolo nonché del fenomeno del lavoro sommerso, hanno denunciato in stato di libertà:

La titolare di uno stabilimento balneare di Via Spiaggia a Fondachello di Mascali poiché organizzava ed effettuava con utilizzo di pedane e strumentazioni acustiche spettacolo musicale e danzante (esibizione cantante neomelodico catanese) all’interno della struttura benché sprovvista delle necessarie autorizzazioni di pubblica sicurezza. Nella circostanza è stato altresì accertato che la donna aveva rilasciato dichiarazioni mendaci sui documenti “SCIA” e “SIAE”, in relazione all’ingresso dei numerosi spettatori, venuti a conoscenza dell’evento attraverso messaggio pubblicitario pubblicato sul profilo del noto social network “FACEBOOK” del lido, entrati interno locale mediante pagamento del biglietto d’ingresso, nonché l’impiego di 8 lavoratori “in nero” su 10 presenti.

L’evento musicale è stato immediatamente sospeso per motivi legati all’ordine e la sicurezza pubblica.

Il titolare di una panineria di Via Cristoforo Colombo a Riposto poiché impiegava 7  lavoratori “in nero” su 8 presenti.

Inoltre, per entrambi gli esercizi pubblici, è stata inoltrata la richiesta alla direzione territoriale del lavoro di Catania, circa l’emissione di un provvedimento di sospensione delle attività imprenditoriali per l’impiego di manovalanza in nero, nonché comminate sanzioni amministrative per l’importo complessivo di euro 65.000.

 

 

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