Sciacca (Ag): commemorazione dei caduti con l’aeronautica

Domenica 22 luglio 2018, l’Aeronautica Militare (AM) ha preso parte a Sciacca (AG), alla manifestazione per l’80° anniversario della costituzione del “Aeroporto Fantasma” o “Regio Aeroporto” di Sciacca”, già sede del 30° Stormo bombardamento terrestre ed altre articolazioni della Forza Armata.

L’evento, organizzato con il supporto del Comune di Sciacca dal comitato di quartiere “Piana Scunchipani” in collaborazione con il dott. Nicola Virgilio autore del libro Sciacca 1940-43 “L’Aeroporto Fantasma – Diario e memorie di guerra”, si è svolto presso il Casale Planeta di contrada Chiana Scunchipani, proprio nella sede dell’aeroporto della regia aeronautica durante la seconda guerra mondiale.

L’AM era rappresentata dall’Ispettore dell’Aviazione per la Marina, generale di brigata Aerea Amedeo Magnani, e da una nutrita rappresentanza di militari provenienti dal 37° Stormo di Trapani Birgi e dal loro Comandante, il colonnello pilota Salvatore Ferrara.

Alla commemorazione sono intervenute diverse Autorità ed Associazioni d’Arma locali e centinaia di Cittadini tra i quali parenti di militari e civili che persero la vita mentre erano in servizio a Sciacca. Presenti anche i genitori del maggiore pilota dell’AM Giuseppe Palminteri, deceduto durante una esercitazione in volo nel 2014, originari proprio di Sciacca e a cui la cittadinanza saccense ha dedicato una lapide in memoria nella piazza principale. Anche il Colonnello Ferrara ha voluto dedicare un sentito pensiero in ricordo del Maggiore Palminteri nel corso del proprio intervento affermando che “…chi muore per il proprio Paese, non muore invano” e sintetizzando così il significato più profondo della commemorazione.

La manifestazione, iniziata con la santa messa officiata dal cappellano militare del 37° Stormo, Don Giuseppe Maniscalco, è culminata con la scopertura della targa commemorativa in onore dei Caduti dell’aeroporto fantasma accompagnata dalle note dell’Inno di Mameli. A seguire, un graditissimo ed apprezzatissimo sorvolo, che ha rallegrato e reso ancor più solenne la cerimonia, di due caccia Eurofighter F-2000 Typhoon del 37° Stormo di Trapani Birgi e di un velivolo P-72A del 41° Stormo di Sigonella.

Le note del silenzio hanno sancito la chiusura della cerimonia.

Durante i loro interventi, il cav. Rosario Vitrano e il dott. Nicola Virgilio del comitato organizzatore, nel ringraziare in modo particolare l’Aeronautica Militare per la partecipazione e la riuscita dell’evento, hanno precisato che lo scopo dell’iniziativa è stato proprio quello di “ricordare alle future generazioni, con un evento commemorativo da tenersi annualmente, l’esistenza e la storia di quell’aeroporto ed i sacrifici e le sofferenze di tanti valorosi uomini – militari e civili – che ne fecero e parte o che intorno ad esso operarono”.

Il generale Magnani, con voce commossa in ricordo del padre, tenente pilota Gino Magnani che nel 1940 volava proprio dal regio aeroporto di Sciacca, dopo avere ringraziato gli organizzatori, si è rivolto agli intervenuti dicendo loro che: “E stato bellissimo ricordare tutti i Caduti civili e militari. Entusiasmante e commovente ascoltare le testimonianze di chi abitava quei luoghi, contadini, fornai, persone semplici e straordinarie che hanno aiutato i nostri Aviatori in quel periodo difficile. In particolare, mi ha colpito la storia di un allora dodicenne pastorello che portava il latte ed il formaggio alla base e che, come ricompensa, fu portato in volo su uno degli aeroplani presenti sul campo di volo. E’ stata una bellissima festa per Tutti; Sciacca rimarrà per sempre un luogo sacro per l’Aeronautica Militare e per l’affettuosissima cittadinanza siciliana”.

I lavori di costituzione dell’Aeroporto di Sciacca iniziarono nel 1938 quando il Ministero dell’Aeronautica individuò un’area pianeggiante, sita in contrada Piana Scunchipani, ideale ad essere adibita a campo di aviazione per la sua particolare ubicazione e per l’abbondante vegetazione di ulivi secolari, che potevano permettere una buona mimetizzazione delle infrastrutture militari. Proprio per la difficoltà ad essere individuato dai bombardieri nemici, detto campo assunse la fantasiosa denominazione di “aeroporto fantasma”. L’aeroporto ricoprì un ruolo di primaria importanza sullo scacchiere del Mediterrraneo e servì come trampolino di lancio verso le basi dell’Africa settentrionale e per gli attacchi ai convogli nemici in transito nel Mediterraneo e su Malta. Fino al 1943, numerosi furono i gruppi di volo che si avvicendarono (tra cui il 30° Stormo), contribuendo alla storia dell’AM. Nel 1943, l’aeroporto subì massicci bombardamenti che causarono moltissimi decessi sia tra i militari, sia tra la popolazione civile.

Il 37° Stormo dell’AM di Trapani, alle dipendenze del Comando Squadra Aerea per il tramite del Comando Forze da Combattimento, è uno dei reparti dell’Aeronautica Militare che assicura la sorveglianza e la difesa dello spazio aereo nazionale per 365 giorni l’anno, 24 ore su 24, tramite un sistema di radar, velivoli e sistemi missilistici, integrato sin dal tempo di pace con quelli degli altri paesi appartenenti alla NATO. Il servizio di prontezza operativa è svolto dai piloti del 18° Gruppo con i velivoli F-2000.

Il 41° Stormo Antisom dell’AM di Sigonella, alle dipendenze dell’Ufficio dell’Ispettore dell’Aviazione per la Marina, è dotato di velivoli P-72A con i quali garantisce la propria missione primaria di sorveglianza marittima, contrasto ai traffici illeciti e al terrorismo internazionale e di salvaguardia della vita umana in mare a lungo raggio nonché protezione delle principali vie di traffico marittimo nei quadranti meridionali del mediterraneo.

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