Acquedolci (Me): il sindaco Riolo rinuncia alle indennità

Lo aveva detto e adesso lo ha fatto. Il sindaco di Acquedolci, centro in provincia di Messina, Alvaro Riolo, rinuncerà alle indennità di carica devolvendole per opere di arredo e decoro urbano, tutto rendicontato e documentato.

Nei giorni scorsi, infatti, a Riolo sono state accreditate le prime sei mensilità di indennità di carica. “Cari cittadini ed amici, un pensiero affettuoso alla mia squadra, a cui sono grato per l’impegno e la dedizione. Ringrazio i critici – scrive Riolo – chi non la pensa come me, chi contesta, spesso mi è servito per prendere atto degli errori ed avere suggerimenti utili. Le vigliaccate, gli attacchi strumentali, le quotidiane aggressioni, spesso estorsioni finalizzate ad ottenere i soldi dei cittadini, li conoscete, ricadono su chi le fa e sui suggeritori-foraggiatori; non mi toccano, non mi condizionano, non mi distolgono dal fare ciò che ritengo giusto per la collettività”.

“Ricadono sui soggetti, più o meno istituzionali  – prosegue l’avvocato Riolo – i dubbi che io potessi non rispettare l’impegno preso con i cittadini. Scusate la presunzione, ma prima che sindaco, sono un avvocato, prima che avvocato sono un Riolo, gente con mille difetti ma abituata sempre a rispettarel a parola data”.

Il sindaco di Acquedolci rende noto, inoltre, di aver già contattato un’impresa di strutture in cemento prefabbricate che sono pronte per essere acquistate. “Credo che le stesse somme – prosegue il primo cittadino – potrebbero essere utilizzate per comprare i materiali e realizzare noi stessi le opere in economia, ovviamente in quantità maggiore, con l’aiuto di imprese, artigiani e volontari. Potremmo davvero riqualificare interi quartieri e scorci di paese”.

Ecco quindi che lancia un appello proprio in questa direzione. In caso contrario le opere prefabbricate verranno acquistate e installate per il paese. “un invito agli ex amministratori potrebbe essere quello di donare sei mesi delle loro indennità, a qualche altro di donare all’ente qualche ora del suo lavoro. Ognuno con la propria sensibilità”.

La giunta e il presidente del consiglio, con le loro prime sei indennità, procederanno come il sindaco a devolvere le somme con modalità che saranno presto comunicate.

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