Politica: italiani di nuovo alle urne?

In attesa di capire come andrà a finire l’esito della formazione del nuovo governo nazionale, Mattarella ha una gran bella gatta da pelare , come potremmo dire visto che deve prendere le decisioni finali in tempi brevi, non trovando la quadratura dei partiti che dovrebbero avere il dovere morale di portare a compimento l’esito in tempi accettabili per il bene del paese.

Purtroppo questo ad oggi non è stato fatto e ciò implica situazioni che ormai sono agli sgoccioli, dopo averli provati in tutte le salse, con incontri del Capo dello Stato che ha ricevuto al Quirinale i partiti e le coalizioni che hanno visto protagonisti vinti e vincitori e che, nonostante tutto pensano che siano i paladini morali e reali.

Nessuno riesce ad abbassare la guardia per giusti motivi o meno e, questo certamente non ha dato un’impronta degna di un paese che ha bisogno di tanto. Economia, stabilità,lavoro,urgenze e tanti altri fattori attanagliano gli italiani e, incombe quotidianamente il reale disgusto politico verso una legge elettorale sbagliata che porta questo problema e che quanto prima deve essere risolto se si vuole sterzare e arrivare sin da subito ad una giusta soluzione.

Incombe lo spettro di nuove elezioni che, seppur si sia stabilita la presunta data e cioè quella dell’8 Luglio, nessuno vorrebbe ritrovarsi nella stessa situazione attuale, confermando o cambiando il voto, vista l’inoperosità dei partiti a scendere a compromessi e buon senso civico,  non trovando soluzioni in merito e portando avanti anche la testardaggine dei componenti dei partiti, facendosi belli davanti a social o media.

Gli elettori ormai conoscono bene “i polli” e, guardano disgustati a questo teatrino che vive e, la maggior parte di loro ha espresso il parere di non recarsi alle urne visto che, pur prendendo atto che il suo voto è stato utile a far vincere il partito o la coalizione, questo non può o potrà governare per i motivi espressi prima, quindi con quale voglia la gente deve recarsi nuovamente a votare se poi gli stessi non pensano al bene della gente, ma solo agli screzi personali o meno ? In campagna elettorale i mari e i monti promessi, erano come stimolo per i votanti, sperando nel cambiamento e nel miglioramento di un futuro diverso e meno stressante da tasse e mutamenti pianificati.

Non bastano i tentativi di Mattarella di predicare unione e bene comune, anche con un nuovo tentativo di un governo neutrale che durerà poco ma utile per programmare il minimo attuativo in vista di scadenze utili per scopi nazionali e in ottica programmatiche di nuove elezioni.. In questi mesi tanto è cambiato, ma in peggio, i partiti si sono aperti a confronti mirati e hanno messo di nuovo in evidenza l’accanimento continuo fra loro con l’innocenza di turno e con il dito puntato verso l’avversario ma, con programmi di campagna elettorali già in moto che porteranno avanti fino alla fine con una continuità di idee a favore di loro stessi e per i loro intenti e, percentuali di preferenze e consensi che sono scesi in maniera vertiginosa.

Solo l’attuazione delle difficile legge elettorale può cambiare i futuri sistemi che stiamo assistendo oggi, e affinché la politica sarà l’ago della bilancia sugli italiani, questi non potranno vedere la luce ma potranno capire e mettere in conto se vale la pena recarsi in cabina elettorale.

Antonio David

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