Mirto (Me): verso il contratto di fiume della valle del Fitalia

Il consiglio comunale di Mirto nel messinese, ha approvato all’unanimità il documento d’intenti per la costituzione del contratto di fiume della valle del Fitalia a cui dovranno aderire nelle prossime settimane altri comuni.

Si tratta dei comuni di Caprileone, Frazzanò, Longi, Galati Mamertino, San Salvatore di Fitalia, Tortorici, Castell’Umberto e Naso.

Il provvedimento avvia il contratto di Fiume quale strumento volontario di programmazione strategica e negoziata, voluto da direttive Europee, recepite dall’Italia e da dicembre scorso disciplinato con decreto dell’assessorato regionale all’ambiente.

Uno strumento di pianificazione territoriale che persegue la tutela, la corretta gestione delle risorse idriche e la valorizzazione dei territori fluviali unitamente alla salvaguardia del rischio idraulico, contribuendo allo sviluppo locale.

In particolare la sicurezza idraulica, la quantità e la qualità delle acque del fiume e dei canali attorno ai quali c’è la massima concentrazione antropica, assieme alla qualità dell’ambiente fluviale e del territorio del sottobacino (quali biodiversità, connessioni ecologiche, servizi eco sistemici,etc.) risultano gli obiettivi prioritari nella gestione del “Contratto di Fiume Valle del Fitalia”.

Inoltre, particolare attenzione verrà rivolta alla mitigazione del dissesto idrogeologico delle aree già sottoposte a tali criticità che una volta realizzati e adeguati gli opportuni interventi necessiteranno di uno specifico monitoraggio.

Per questo motivo nel documento vengono individuati i principali fattori di criticità e di opportunità del “contratto di fiume valle del Fitalia” quali la qualità dell’acqua e dell’ecosistema fluviiale, la mitigazione del rischio idraulico e del dissesto idrogeologico, il contenimento dell’uso del suolo, la gestione forestale delle aree perifluviali e la mitigazione del rischio idropotabile. Ma anche la valorizzazione del paesaggio e la sua valorizzazione culturale e la fruizione del territorio fluviale e la slow mobility che avranno un ruolo importante.

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