Palermo: tra danni e Far west, presi di mira gli ospedali della città

Non si placano le risse e i problemi all’ospedale Civico di Palermo, dove purtroppo si aggiungono anche alcuni casi al Policlinico.

Le due strutture principali della città vengono prese d’assalto da atti di vandalismo e ripetute minacce e botte ai danni del personale medico, sanitari e anche su agenti di vigilanza.

Ultimo caso nei giorni scorsi è stato un litigio con rissa, scoppiato al pronto soccorso del Civico con un bilancio di 5 feriti e un denunciato. Situazioni a cui vengono aggiunte anche fatti di normale procedura lavorativa  all’interno delle strutture stesse, come quella al Policlinico , dove si stanno effettuando dei lavori di ristrutturazioni con la ditta esterna, la “Sikelia” che, avendo materiale e attrezzi di lavori all’interno della struttura, è stata presa di mira da attentatori che hanno anche chiesto del pizzo negli anni passati e, vittime di vandalismo nei giorni scorsi sui mezzi posti all’interno dell’area di lavoro.

Vetri rotti sui furgoni con situazioni di pericolo e preoccupazioni un po’ per tutti visto che si tratta di un posto dove tanta gente per vari motivi si trova a transitare.

Situazione al vaglio degli inquirenti che valutano il problema anche in ambito di estorsione, visto che non si hanno certezze immediate e nemmeno testimonianze sui fatti. A parte le problematiche oggettive, si segnale anche un caso di un paziente che in attesa di essere visitato per un mal di denti, non ha preso visione di mettersi in coda e attendere il proprio turno, con conseguenti urla contro il personale medico e zuffa con guardia giurata.

L’uomo a quanto sembra era sotto l’effetto di alcool e sostanze stupefacenti, visto la sua rabbia e l’ira con cui si è scagliato contro il personale, quindi con risultato di una vetrata rotta e calma apparente per il paziente.

Segnalato anche un caso di una famiglia che voleva portare a casa il proprio defunto deceduto in giornata, ma secondo la prassi devono passare le 24 ore dalla morte, ma tra rabbia,angoscia e frustrazione, il figlio del defunto, non accettando tale motivazione si è scagliato contro una guardia giurata picchiandolo tra il darle e il prenderle.

Giornate e settimane non tranquille dunque, tra emergenze e lavoro interno, si deve anche mettere in conto che, ormai il pronto soccorso non è più un punto sereno , ma strategico per il passaggio di visite e attesa, quindi un posto in cui è facile “interloquire” con tanta gente che per vari motivi si trova in situazioni non al limite della decenza o moderazione.

Antonio David

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