Siracusa: aperto il convegno di studi musicali dell’Inda

L’Inda avvia la catalogazione del fondo musicale della Fondazione. Lo ha annunciato Pier Francesco Pinelli, commissario straordinario dell’Istituto nazionale del dramma antico, aprendo questo pomeriggio a Palazzo Greco, a Siracusa, il convegno di studi musicali “Sinfonie ed armonie. Dalla messa in scena classica ad oggi”.

L’annuale appuntamento allestito dalla Fondazione inda in collaborazione con il ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca proseguirà fino a sabato 27 gennaio con una serie di dibattiti ed esibizioni, tutte a Palazzo Greco.

“L’Inda è conosciuta per la sua produzione teatrale e questo per noi è certamente un vanto – ha detto il commissario straordinario – ma la Fondazione è anche un’istituzione scientifica che porta avanti una serie di attività che ogni anno culminano nel convegno di studi.

Negli ultimi due anni abbiamo scelto di incentrare questo appuntamento sulla messa in scena perché allestire una rappresentazione teatrale in uno spazio all’aperto è una forma di messa in scena particolarissima, che parla sia con il mondo drammaturgico che con il teatro musicale”.

Pinelli ha poi annunciato l’avvio, insieme alla Direzione generale degli archivi, “dell’inventario del fondo musicale della Fondazione”. “Molti dei più grandi compositori contemporanei hanno composto musiche per l’Inda – ha detto il commissario straordinario – e per questo riteniamo di grande importanza rendere noto, fruibile e consultabile questo grande patrimonio”.

Ad aprire i lavori anche gli interventi dell’assessore alla Cultura del Comune di Siracusa Francesco Italia che ha sottolineato l’importanza dell’Inda e della sua produzione culturale evidenziando la necessità di proseguire il percorso di valorizzazione della Fondazione, e del maestro Michele Dall’Ongaro, presidente dell’Accademia nazionale di Santa Cecilia, che nel suo intervento in video ha ribadito come la musica abbia una rilevanza fondamentale nella messa in scena teatrale e, proprio come un attore, abbia bisogno di uno sguardo, una pronuncia e di inserirsi nel contesto della rappresentazione.

Nella prima giornata del convegno sono intervenute Marilena Crucitti, docente di greco del liceo classico Tommaso Gargallo su “Le musiche di scena siracusane del primo dopoguerra tra influenze etniche e suggestioni polifoniche gregoriane” e di Eleonora Rocconi del Dipartimento di Musicologia e Beni culturali dell’Università di Pavia su “Musica e parola scenica nel teatro greco antico”. A coordinare il dibattito, Manuela Canali.

Nel programma anche le performance di Raffaele Schiavo in “Dialogo tra Antigone ed Edipo. Archetipi del pensiero polifonico” e degli allievi della sezione Fernando Balestra dell’Accademia d’arte del dramma antico che, diretti da Mariuccia Cirinnà, hanno eseguito un coro da Prometeo di Eschilo, scritto e diretto da Germano Mazzocchetti.

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