È stata prorogata fino al 28 gennaio la Zeitspace, la mostra di Gianfranco Anastasio a cura di Marco Bazzini, presso lo spazio Loc di Capo d’Orlando nel messinese.
La mostra Zeitspace è stata inaugurata lo scorso 16 dicembre. È la seconda tappa di un percorso iniziato a Palermo lo scorso febbraio nella cappella dell’incoronazione, promosso dal museo regionale d’arte contemporanea palazzo Riso.
L’opera di Gianfranco Anastasio è da sempre la testimonianza di quanto la pittura esprima una pluralità di significati e si manifesti come una complessa stratificazione di senso e interpretazioni.
La storia, gli spazi, la materia hanno offerto sempre motivi di riflessione al lavoro di quest’artista che da qualche anno si interessa al carattere meticcio, ibrido della pittura; non a caso i suoi lavori più originali degli ultimi anni s’intitolano “bastardi”: opere piccole e numerose, tanto da poter essere intese come seriali anche se ripetitive non sono. In queste opere il pensiero si sottomette alla materia colore, a quello che resta del colore nella prassi come nell’idea, nel pennello e sulla superficie.
Rispetto alla prima esposizione, un continuum dentro la materia storica di un edificio di culto, una moschea prima e successivamente una chiesa normanna, lo spazio LOC offre una neutralità e una “laicità” in cui la connotazione ZEITSPACE, spazio-tempo, si fa ancora più meticcia mentre il dialogo con lo spazio prende l’accento della distanza. Presso LOC la pittura vuole essere racconto e testimonianza, eccedenza e evidenza.
Per Anastasio la pittura non è un’idea ma piuttosto scrittura e corpo, ovvero e rispettivamente: tempo e spazio, come recita il titolo, “zeit” e “space”: due parole tratte da lingue diverse saldate insieme in una formula meticcia.
La mostra è visitabile tutti i giorni, escluso domenica mattina e lunedì, dalle ore 9 alle 13 e dalle 16 alle 19.