Catania: blitz antimafia, 31 arresti clan Santapaola. C’è anche il reggente

C’è anche il reggente del clan mafioso dei Santapaola a Catania, Antonio Tomaselli, fra gli arrestati della maxi operazione condotta oggi dai carabinieri del Ros di Catania. le manette sono scattate ai polsi di 31 persone, su disposizione del Gip del tribunale etneo. Trenta persone sono finite in carcere, una ai domiciliari.

L’operazione è stata condotta tra ieri e oggi dai carabinieri del Ros e dell’arma territoriale di Catania e Siracusa e ha interessato l’attuale reggente della famiglia Santapaola-Ercolano, nonché i soggetti responsabili delle diverse articolazioni territoriali dello stesso gruppo criminale e di quelli alleati.

L’indagine Chaos ha fatto luce su estorsioni, consumate e tentate anche con atti intimidatori, a danni di imprenditori. Gli arrestati dovranno anche rispondere di un sequestro di persona e di uso e detenzione di armi.

L’inchiesta ha permesso di ricostruire le dinamiche e le gerarchie dei componenti di diversi gruppi del clan che operano nei diversi rioni del capoluogo etneo e di quelli alleati.

Gli arresti di oggi arrivano a seguito di un’indagine condotta dal ros di Catania che segue l’operazione denominata Kronos, conclusa il 20 aprile dello scorso anno nel corso della quale erano già stati individuati i reggenti dell’epoca della famiglia mafiosa Santapaola-Ercolano in Francesco Santapaola, Aldo Ercolano e Francesco Amantea.

L’indagine di oggi, denominata Chaos appunto, è stata orientata al contrasto a cosa nostra catanese e ha sviluppato le già complesse dinamiche relazionali evidenziate nella precedente operazione Kronos.

Per la famiglia Santapaola-Ercolano, Antonio Tomaselli, dall’ottobre del 2016, era divenuto il referente delle cosidette Messe a posto e ha assunto la gestione assoluta ed esclusiva della “carta”, gli introiti derivanti dalle attività delittuose e dei pagamenti degli stipendei degli associati, nonché i rapporti con gli esponenti degli altri assetti operanti in seno a cosa nostra e con i clan alleati della famiglia Santapaola-Ercolano.

Tomaselli per ricoprire il suo ruolo, si era avvalso dell’aiuto di Carmelo Distefano che aveva relazioni con la famiglia mafiosa dei Carcagnusi (clan Mazzei) e che a lui si rivolgevano per parlare con Tomaselli, identificato nel responsabile dei Santapaola. Ad aiutare Tomaselli era anche Carmelo Cristian Fallica, che aveva il ruolo di porta voce.

Con riferimento alla famiglia Mazzei, è stata documentata l’appartenenza di Orazio Coppola e dei fratelli Alfio e Mario Maugeri. Questi ultimi occupavano due posti al vertice della famiglia mafiosa. E ancora Mario Pappalardo, Santo Di Benedetto e Carmelo Pantalena.

I rapporti tra il clan Mazzei e la famiglia Santapaola-ercolano nel periodo dell’indagine hanno conosciuto momenti di criticità a causa della condotta dell’affiliato Santo Di Benedetto. Quest’ultimo, infatti, aveva avuto dissapori con Alfio Davide Coco, responsabile del gruppo della stazione, arrivando persino ad aggredirlo fisicamente. Ecco perché alcuni esponenti della famiglia Santapaola-Ercolano avevano programmato un’azione violenta nei suoi confronti, poi non perpetrata. Prima avevano avuto contatti con i vertici dei Mazzei per metterli di fronte alle proprie responsabilità e ricordare loro quale fosse il comportamento da tenere per evitare ulteriori screzi futuri. “La nostra storia ci porta che noi abbiamo avuto dei problemi dentro casa nostra e noi stessi li abbiamo risolti… ora questo problema è un problema che pende più da voi… Se uno di noialtri ogni mattina si alza e fa discussioni e non dice niente, mi sembra che è anche giusto che si prenda le sue responsabilità se succede qualcosa. Al mio paese si è detto che quando io ho un problema … me ne vado dal responsabile della mia Famiglia, dal mio principale.. Lineri, Nesima.. eccetera eccetera.. “vedi che ho un problema con ddu carusu ca ti rissi”.. i Cristiani vanno avvisati!… Quando noialtri abbiamo avuto Angelo e ‘mbare, Angelo ha pagato per tutti gli sbagli che ha fatto! Lui infatti prendeva le decisioni lui solo, non si considerava nessuno completamente… e là è stata la stessa cosa.. tutti quanti si sono seduti… E si chiamava SANTAPAOLA… si chiamava SANTAPAOLA, non si chiamava con un altro cognome… questo, per farti capire… perché quando muore un SANTAPAOLA… viri ca fa sgrusciu … e questi sono gli esempi che abbiamo dato per gli sbagli che ha fatto”. Queste alcune delle frasi intercettate dagli investigatori nel corso delle indagini.

Sono state altresì documentate dai carabinieri estorsioni ai danni di imprenditori, sia consumate che tentate anche attraverso atti intimidatori.

I soggetti colpiti da provvedimento sono: Antonio Tomaselli, al vertice della famiglia SAntapaola-Ercolano, 51 anni.

Nel gruppo di San Giovanni Galermo sono stati arrestati, invece, Salvatore Fiore, 50 anni; Giovanni La Mattina, 57 anni; Antonio Mangano, 40 anni; Luca Marino, 35 anni; Arturo Mirenda, 56 anni; Francesco Lucio Motta, 31 anni, tutti detenuti e Christian Paternò, 36 anni.

Del gruppo della stazione sono stati arrestati Angelo Arena, 41 anni e Alfio Davide Coco, 40 anni. del gruppo di Lineri, invece, le manette sono scattate ai polsi di Carmelo Distefano, 33 anni; Carmelo Rannesi, 53 anni e Corrado Monaco, 39 anni.

Arresti anche nel gruppo di Giarre, in particolare per Orazio Di Grazia, 35 anni; Salvatore Leonardi, 49 anni e nel gruppo di Paternò con Carmelo Cristian Fallica, 32 anni.

Infine, del gruppo di Palagonia, sono stati arrestati Gaetano Fiammetta, 25 anni e Sebastiano Vespa, 38 anni.

Raggiunti dal provvedimento anche due persone non affiliate ad alcuno dei clan mafiosi ma che avrebbero agito per agevolare la famiglia Santapaola Ercolano. Si tratta di Alfio Romeo, 34 anni, per detenzione di droga e Giuseppe Modica, 29 anni, coinvolto in una vicenda estorsiva e destinatario della misura cautelare degli arresti domiciliari.

Non sono finiti qui gli arresti. Della famiglia Mazzei sono finiti in manette Alfio e Mario Maugeri, rispettivamente 58 e 53 anni che rivestono ruoli apicali nella famiglia mafiosa; Orazio Coppola, 52 anni; Santo Di Benedetto, 6’ anni; Carmelo Pantalena, 44 anni e Mario Pappalardo, 45 anni.

Infine, del clan Nardo, sono stati arrestati Francesco Caltabiano, 59 anni; Salvatore Catania, 44 anni, entrambi elementi di vertice; Fabrizio Iachininoto, 47 anni e Cirino Rizzo, 46 anni.

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