Catania: polizia postale, tavolo tecnico per cyber bullismo

Ieri nella sala conferenze della questura di Catania si è riunito un tavolo tecnico  per contrastare il dilagante fenomeno del Cyberbullismo.

Voluto dal Questore Giuseppe Gualtieri, anche a seguito di delibera in sede di Comitato per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica, è stato utile per coordinare le azioni di prevenzione degli episodi di cyberbullismo.

Presenti al tavolo, oltre al Dirigente del Compartimento Polizia Postale e delle Comunicazioni Sicilia Orientale dr. Marcello La Bella, il Procuratore della Repubblica per i Minorenni d.ssa Caterina Aiello, il rappresentante dell’Ufficio Scolastico Provinciale d.ssa Angela Longo, il direttore dell’Istituto Penitenziario Minorile d.ssa Carmela Leo, il dirigente dell’ASP dr. Antonino Prestipino, il dirigente del Servizio Sociale del Comune di Catania dr. Vania Contraffatto, la referente per l’Ordine Regionale degli Psicologi d.ssa Sonia Mazzeppi.

Si è discusso dei temi proincipali inerenti la recente legge sul cyberbullismo, dalla definizione delle condotte al provvedimento di ammonimento, dall’attività di prevenzione all’importanza di acquisire gli elementi di prova digitali.

In merito alla prevenzione si è rilevato come nel corso dei precedenti anni scolastici la Polizia Postale di Catania ha svolto un’intensa attività, solo lo scorso anno effettuando 112 incontri nelle scuole per un totale di 12.550 studenti, 2.100 insegnanti e circa 600 genitori.

Durante il tavolo tecnico si è convenuto all’unanimità sulla necessità, urgente, già dal prossimo mese di ottobre sono stati programmati degli incontri, di formare adeguatamente i referenti sul cyberbullismo previsti dalla legge in ogni istituto scolastico nonché i dirigenti scolastici sulle modalità d’intervento, sulle responsabilità e sugli strumenti previsti al fine di prevenire e reprimere episodi di cyberbullismo.

Infine, per promuovere un ruolo attivo degli studenti, si è proposto di verificare la possibilità di creare all’interno degli istituti una sorta di osservatorio costituito dai ragazzi.

Il tutto avverrà d’intesa con l’Ufficio Scolastico Provinciale che programmerà gli incontri per tutta la durata dell’anno scolastico, coinvolgendo i dirigenti delle scuole della provincia etnea.

 

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