Palermo: mafia, sequestrati beni per oltre 1 milione 600 mila euro

Un patrimonio del valore di oltre un milione e 600 mila euro è stato sequestrato dagli agenti della guardia di finanza di Palermo nei confronti di appartenenti ai mandamenti di Brancaccio, Boccadifalco, Passo di Rigano e San Lorenzo.

Il sequestro arriva al termine di indagini coordinate dalla procura di Palermo nell’ambito di diverse operazioni. Tra gli arrestati nelle varie indagini spicca Giovanni Bosco, 61 anni, già reggente della famiglia mafiosa palermitana di Boccadifalco-Passo di Rigano e in carcere dal 2001 per associazione a delinquere di tipo mafioso.

Infatti, le indagini a suo tempo svolte hanno permesso di dimostrare come Bosco avesse partecipato a numerose riunioni con importanti esponenti dell’organizzazione mafiosa di altri mandamenti. Tra questi Giulio Caporrimo, reggente del mandamento di Tommaso Natale; Andrea Luparello, uomo d’onore della famiglia di Tommaso Natale; Cesare Lupo, reggente del mandamento di Brancaccio; Antonino Sacco, detto Sacchiteddu, uomo d’onore della famiglia di Ciaculli; Giuseppe Arduino¸uomo d’onore del mandamento di Brancaccio; Salvatore Seidita, reggente del mandamento della Noce; Gaetano Maranzano dello stesso mandamento della Noce; Giuseppe Calascibetta¸uomo d’onore della famiglia di Santa Maria di Gesù, assassinato a Palermo il 19 settembre 2011.

Le approfondite attività investigative condotte dalle fiamme gialle del Gico di Palermo hanno consentito di individuare altri soggetti responsabili di aver illecitamente accumulato ingenti patrimoni e che, per questo, sono stati colpiti da misura di prevenzione patrimoniale. Si tratta di Giacomo Vaccaro, condannato in via definitiva e ritenuto vicino al noto Giuseppe Guttadauro; Girolamo Celesia, 49 anni, elemento di spicco della famiglia mafiosa di Palermo Brancaccio, condannato nel 2015; Pietro Mansueto, 57 anni, indicato da diversi collaboratori di giustizia come prestanome dei Lo Piccolo, egemoni nel mandamento mafioso di Palermo-San Lorenzo.

Oggi le fiamme gialle hanno posto sigilli ad un ampio terreno con annesso fabbricato in viale Regione Siciliana a Palermo, di proprietà di Pietro Mansueto; una società di distribuzione di bevande di Girolamo Celesia; un villino a Campofelice di Roccella riconducibile a Giacomo Vaccaro, un’attività economica nel settore della ristorazione, intestata al figlio di Giovanni Bosco, nella piazza del borgo di Boccadifalco.

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