Salina (Me): la guerra dei capperi

Se deve essere Dop, denominazione di origine controllta, deve denominarsi cappero di Salina. È quanto chiedono i tre sindaci di Salina, nelle Eolie in provincia di Messina. I primi cittadini hanno inviato un ricorso al ministero delle politiche agricole e all’assessorato regionale all’Agricoltura il “Cappero dop” di Lipari

Clara Rametta, Riccardo Gullo e Domenico Arabia, primi cittadini di Malfa, Leni e Santa Marina Salina ricordano come il cappero di Salina è conosciuto ed apprezzato in tutto il mondo.

“Da 2 anni – scrivono – è in corso l’iter per ottenere l’Igp, indicazione geografica protetta e da 15 anni il cappero prodotto nell’isola di Salina è presidio Slow food.

Il comune di Lipari nei mesi scorsi avviò l’iter per il disciplinare che è stato discusso alla presenza di funzionri del ministero e della regione. “I capperi provenienti da altri paesi – sottolineano i tre sindaci – non debbono essere spacciati per quelli di Salina, ma denominarli Capperi delle Eolie sarebbe un falso storico e cancellerebbe la provenienza originaria”.

Commenti
Caricamento...

Utilizzando il sito, accetti l'utilizzo dei cookie da parte nostra. maggiori informazioni

Questo sito utilizza i cookie per fornire la migliore esperienza di navigazione possibile. Continuando a utilizzare questo sito senza modificare le impostazioni dei cookie o cliccando su "Accetta" permetti il loro utilizzo.

Chiudi