Catania: sbarco del 15 luglio, fermato un nigeriano

Il nigeriano Sami Suele, 22 anni, è stato fermati dagli agenti della guardia di finanza e della polizia di Stato di Catania. Dovrà rispondere di violenze ai danni di migranti.

L’uomo è accusato di associazione per delinquere finalizzata al favoreggiamento dell’immigrazione clandestina. Nell’ambito delle indagini avviate, sotto il coordinamento della procura di Catania, è emerso che Suele avrebbe collaborato con i trafficanti libici, svolgendo attività di sorveglianza e controllo dei migranti durante la loro permanenza nella safe house in Libia.

In particolare, alcuni testimoni hanno dichiarato che i trafficanti libici li avrebbero costretti a prestare la manodopera gratuita per opere di edilizia. È stato specificato che, durante le giornate lavorative, i migranti sarebbero stati picchiati da Suele e avrebbero assistito alle violenze perpetrate da quest’ultimo anche nei confronti di altri migranti, presi a bastonate e cinghiate.

Dopo le formalità di rito, Suele è stato associato al carcere di Catania piazza Lanza dove resterà a disposizione dell’Autorità giudiziaria.

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