Catania: verso il congresso territoriale Fsi-Usae

Il consiglio nazionale della Fsi-Usae, riunitosi il 30 e 31 di maggio a Roma, ha indetto in via straordinaria una nuova stagione congressuale per il sindacato. Il congresso della Fsi-Usae Guzzardi di Catania si terrà nei giorni del 13 e 14 luglio 2017.

Pubblica amministrazione, politica del lavoro, politica fiscale, politica sanitaria e sociale, occupazione e relazioni industriali, sono questi i temi del prossimo congresso che si aprirà il 13 luglio alle ore 10 presso l’auditorium “Mazzeo” dell’ospedale Vittorio Emanuele di Catania, per concludersi il giorno successivo, il 14 luglio, a Catania nella sede della segreteria territoriale in via Guzzardi, 22.

Con una due giorni densa di argomenti da trattare, dunque, si apre la stagione congressuale 2017 della Fsi-Usae Federazione Sindacati Indipendenti organizzazione costituente della confederazione Unione Sindacati Autonomi Europei, che porterà al rinnovo di tutte le cariche di ogni ordine e grado fino al Congresso Nazionale di Roma il 15 e 16 settembre.

C’è tempo fino al 30 giugno per presentare le candidature a Segretario Territoriale di Federazione, così come alla carica di Segretario Generale. In entrambi i casi la candidatura deve essere presentata in forma scritta alla sede della segreteria generale di Roma, in via Ettore Franceschini, 73 corredata dalla relativa mozione congressuale.

L’elezione avviene con le modalità previste dall’apposito regolamento che disciplinerà le norme per lo svolgimento dei congressi reperibile sul sito nazionale www.fsinazionale.it.

All’orizzonte della Fsi-Usae, sindacato maggiormente rappresentativo firmatario del Cnnl sanità e presente in tutti i comparti lavorativi, pubblici e privati, c’è comunque una stagione di battaglie nonché di risultati ambiziosi da perseguire e raggiungere, l’aspirazione è a una pubblica amministrazione differente, che dia il giusto peso agli operatori e che sia percepita dai cittadini come un valore aggiunto.

Di seguito i temi principali del congresso: potenziamento degli ammortizzatori sociali, in particolare a chi perde l’impiego, asili nido a carico delle imprese, promozione  della redistribuzione del reddito, politica attiva mirata alla riapertura dei contratti decentrati nelle Pubbliche Amministrazioni, valorizzazione dei dipendenti pubblici, azzeramento delle consulenze e delle esternalizzazioni, adeguamento degli stipendi al costo della vita con standard europei, inquadramento contrattuale nell’area della dirigenza per le professioni sanitarie di cui alla legge 42/1999 e 251/2000, abolizione, per il personale del Ssn, dell’articolo 53, comma 1, del D.lgs. 165/2001, accesso alla mobilità lavorativa attraverso norme che agevolino i trasferimenti, formazione e aggiornamento dei quadri e degli eletti sull’adozione dei nuovi provvedimenti della riforma Madia, del complesso delle norme legate al Jobs Act con le modifiche allo Statuto dei Lavoratori.

 

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