Sant’Agata di Militello (Me): “Meucci, il diritto all’identità non è un optional”

Domenica prossima 28 maggio alle 19.00 la sala rosa del castello Gallego di Sant’Agata di Militello, nel messinese, ospiterà la presentazione della seconda edizione dell’ultimo libro di Mimmo Mollica dal titolo: “Meucci il figlio del…telefono mendicante a Tindari”.

La triste vicenda di Carlo Meucci, figlio di Antonio Meucci, inventore del telefono, vissuto lungamente a Tindari e sepolto a Patti. Meucci, migrante e naufrago, stabilì la sua residenza in Sicilia, tra Mazara del Vallo, Marsala, Barcellona Pozzo di Gotto e Sant’Agata di Militello, lottando per il riconoscimento della sua stessa identità.

Un appuntamento organizzato dal nuovo gruppo artistico santagatese, associazione per l’organizzazione e la promozione di attività culturali, artistiche e ricreative nell’ambito del maggio dei libri, in collaborazione cno l’amministrazione comunale di Sant’Agata di Militello.

Alla manifestazione saranno presenti, oltre all’autore, Mariia Catalioto, vice presidentessa del nuovo gruppo artistico santagatese; Melinda Recupero, assessora alla cultura del comune; Rita Bartolo Santomarco, presidentessa del nuovo gruppo artistico santagatese. Nel corso dell’incontro saranno affrontate le tematiche scaturenti dal volume di Mollica: le identità negate, il diritto all’identità, la dignità dell’indigente, vecchie e nuove migrazioni, il naufragio e la ricostruzione dell’identità anagrafica, personale e sociale. Saranno letti alcuni brani del libro da Alessia Belfiore, Franca Casaraona e Nino Ferrara.

“Cerchiamo di essere sempre presenti nel territorio – ci dice la presidentessa dell’associazione Rita Bartolo Santomarco – e quando riteniamo di poter contribuire alla crescita culturale della nostra comunità, ci siamo, come in questo caso”.

Mimmo Mòllica, diminuitivo di Domenico Molica Colella, originario di Gioiosa Marea, autore e conduttore radiotelevisivo, giornalista e studioso di tradizioni popolari, ha già pubblicato diversi volumi, tra i quali “Le più belle canzoni siciliane” Armenio Editore, citato da Dacia Maraini nel suo romanzo “La Grande festa”, edito Rizzoli. Collabora con la Rai ed ha preso parte a varie trasmissioni radiofoniche e televisive. Il libro racconta la triste vicenda di Carlo Meucci, figlio di Antonio Meucci, inventore del telefono, vissuto lungamente a Tindari e sepolto a Patti. Meucci fu migrante e naufrago e al ritorno dall’America, dove era andato a cercare il padre, stabilì la sua residenza in Sicilia, tra Mazara del Vallo, Marsala, Barcellona Pozzo di Gotto e Sant’Agata di Militello, dove risulta residente sin dal 15 giugno 1942 in via Bottego 2.

Maria Chiara Ferraù

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